Un lunedì che inciampa dal dischetto: caso Chelsea e incubo Budimir
- Budimir inciampa e consegna il pallone al portiere del Valencia
- Lite surreale tra compagni di squadra, al Chelsea, per tirare un rigore sul 4-0
Se la trentaduesima giornata di Serie A ha lasciato il segno, nello specifico il segno X del pareggio (considerato il record eguagliato in tal senso), si può notare come - fuori dal contesto italiano - l'ultimo turno abbia portato alla ribalta episodi degni di nota connessi ai calci di rigore. Nel nostro campionato Calhanoglu e Gudmundsson si sono confermati dei cecchini, il primo in particolare si sta imponendo come uno dei migliori rigoristi di sempre in Serie A, ma spostandoci nella Liga è Ante Budimir a conquistare suo malgrado la copertina.
Una copertina dolorosa, quella di uno sguardo incredulo dopo l'errore, dove il concetto di errore è un timido eufemismo per descrivere l'accaduto. In epoca di piena immersione nei social è evidente come ciò di più goffo esprima il campo, ed è questo il caso, sappia diventare immediatamente virale, sappia ergersi a "culto" condiviso. A maggior ragione il piano è inclinato, verso l'irrisione collettiva almeno nel contesto italiano, quando il protagonista vanta un passato nel Crotone con uno score incoraggiante in Serie B e con un rendimento meno brillante in massima serie. Le 6 reti segnate nella stagione 2017/18 non hanno regalato al croato quella gloria che poi, ha saputo in parte recuperare nelle stagioni vissute nella Liga, nella sua "seconda vita".
La beffa nella stagione migliore
Adesso ci si trova di fronte al paradosso: nella migliore stagione in carriera - 16 gol e 2 assist in un campionato di primo piano come quello spagnolo - Budimir inciampa, lo fa in senso letterale e in un momento chiave della partita. Lo scenario è quello di Osasuna-Valencia, ospiti avanti di un gol e rigore conquistato proprio da Budimir nel recupero. Le statistiche ci suggerivano quanto la realizzazione potesse risultare una formalità: il croato vantava infatti un percorso netto dagli undici metri, con già 3 gol realizzati in questa Liga dal dischetto e con un errore che manca addirittura dal 2016.
Una formalità tramutata dunque in incubo e nell'incredulità dei presenti, lo spazio di una rincorsa interrotta, di un sinistro che non trova in pallone e di un disperato tentativo di recuperare, sfiorando appena la palla e permettendo al portiere di raccoglierla comodamente. Il lato oscuro di un rigore, dunque, un episodio singolo che - ora più che mai - rischia di macchiare ingenerosamente (fuori dai confini di Pamplona) una stagione da beniamino della piazza, fotografata tra l'altro da un secondo posto nella classifica marcatori (stessi gol di Bellingham, per intenderci).
La surreale lite del Chelsea sul 4-0
Non si tratta però del solo possibile risvolto nero connesso a un tiro dal dischetto: il problema in Premier League non ha riguardato gli esiti (il pallone è entrato) quanto il processo di preparazione del rigore. Un rigore concesso in Chelsea-Everton, coi Blues avanti 4-0 già all'intervallo e già sicuri dunque di un ampio e comodo successo. Anche qui si scivola nel paradosso: una prestazione da incorniciare che sfocia in una baruffa dalle modalità piuttosto infantili, con due calciatori che sgomitano (letteralmente) per calciare un rigore e con gli elementi più esperti costretti, è proprio il caso di dirlo, a intervenire per sedare un momento grottesco.
Jackson e Madueke partivano dal presupposto che Palmer, rigorista designato ma forte di una tripletta già messa a segno, non calciasse il rigore del possibile 5-0: entrambi hanno dato l'impressione di non voler mollare la presa, Madueke ha letteralmente portato a spasso il pallone per difenderlo dal compagno di squadra, a quel punto (dopo i vani consigli di Thiago Silva) capitan Gallagher ha dovuto consegnare il pallone a Palmer, permettendogli di calciare dal dischetto.
Un siparietto buono per diventare virale, anche in questo caso, ma tutt'altro che accettabile agli occhi di Pochettino: "Quello che è successo dopo è una vergogna, sono arrabbiato, sarò molto duro se dovesse succedere di nuovo...e non succederà" ha tuonato l'argentino nel post-partita, chiaramente imbarazzato per un episodio del tutto fuori contesto rispetto a un brillante successo, tale da rovinare inutilmente una serata altrimenti da incorniciare.