Un Milan camaleontico strapazza il Monza: 3-0, in gol anche l'esordiente Simic
Tante assenze con cui fare i conti e una classifica da aggiustare, per rispondere al Napoli e per rosicchiare due punti alla Juventus: il Milan ospita il Monza a San Siro, un derby sulla carta ostico contro una realtà ormai consolidata di questa stagione, come i brianzoli di Palladino (quarta miglior difesa del campionato). Pronti-via e subito un'occasione: Giroud di testa, pallone alto di poco. Al Milan bastano tre minuti per trovare il gol: Reijnders fa tutto da solo, salta Carboni e Pessina e poi, di punta, anticipa Di Gregorio e lo beffa.
Avvio a senso unico: anche Theo Hernandez sfiora il gol, riflesso di Di Gregorio sul sinistro del francese dalla breve distanza. La reazione brianzola è sui piedi di Colombo, il giovane di proprietà del Milan si gira ma (coperto) manda fuori col sinistro. L'inerzia è comunque ancora rossonera: Loftus-Cheek ci prova da fuori area ma il Monza si salva in corner, alla mezzora anche Florenzi va dalla distanza, destro potente che non beffa però un Di Gregorio reattivo. Il portiere del Monza si supera poi, ancora su Florenzi e su un destro insidioso dalla breve distanza: grande riflesso. Il 2-0 è solo rinviato: lo firma l'esordiente Simic sugli sviluppi di un corner, in scivolata da due passi, su assist di Leao.
Nella ripresa l'impressione iniziale è quella di un Milan in controllo, al di là di un tentativo del neoentrato Ciurria, ma col passare dei minuti arriva anche l'occasione per tornare in partita: Maignan è provvidenziale su Colpani, grande riflesso del francese. Il Milan prova a chiudere i conti con Okafor, appena entrato, ma Di Gregorio aiuta ancora i suoi a limitare i danni. E lo stesso Okafor riesce poi nell'intento: Reijnders inventa, Giroud rifinisce di prima e lo svizzero fredda Di Gregorio, chiudendo il match e permettendo ai rossoneri di accorciare sulla Juve e di tenere a distanza il Napoli.
La chiave tattica
Più di un aspetto interessante nello schieramento rossonero già nelle prime battute: Florenzi, in particolare, si accentra molto in fase d'impostazione mentre Tomori si allarga a destra. Degna di nota anche la posizione molto avanzata di Theo, con Pobega che si trova ad agire da terzino sinistro. Dopo un avvio bruciante i rossoneri rallentano i ritmi attorno al quarto d'ora, l'assetto rossonero non dà riferimenti al Monza: Florenzi agisce da regista, la difesa è di fatto a tre con Tomori, Kjaer e Pobega, Theo agisce da esterno in una sorta di 3-1-4-2.
Una situazione che cambia con l'uscita di Pobega (Tomori si sposta a sinistra, Florenzi torna ad agire largo a destra in supporto a Simic) ma che non ribalta il copione della sfida almeno fino alla mezzora: Milan in controllo contro un Monza che esprime comunque qualità quando ha il possesso. Il Monza cresce sul finire del primo tempo ma il Milan è cinico e trova il raddoppio nel momento migliore degli ospiti, indirizzando al meglio la ripresa.
Il Monza è chiaramente costretto a fare la partita nella ripresa e riesce a fare possesso, così come nel primo tempo, e Palladino prova a rimescolare le carte con numerosi cambi (out anche Pessina e Colpani). I brianzoli rispondono bene ma Okafor chiude i conti a un quarto d'ora dal termine, vanificando le contromisure di Palladino e rendendo gli ultimi minuti rossoneri di semplice gestione, senza affanni.
L'episodio del match
Avvio arrembante del Milan, a caccia del vantaggio fin dalle prime battute: il gol immediato di Reijnders dà subito fiducia ai rossoneri e rappresenta un gesto da sottolineare anche in sé, con due uomini saltati dall'olandese e con un tocco di punta a beffare Di Gregorio (e i due centrali). Azione personale da funambolo per Reijnders, capace di imprimere subito un segno evidente sul match.
Il migliore in campo
Reijnders Al di là del gol che apre il match merita spazio la prova offerta da Reijnders: l'azione personale che porta all'1-0 è chiaramente la giocata da copertina ma, accanto agli spunti di qualità, l'olandese offre anche attenzione e disciplina in interdizione. Nella ripresa avvia nel migliore dei modi l'azione che port al 3-0: salta l'avversario con un gioco di prestigio e poi serve Giroud.