Ungheria nel mirino della UEFA: il motivo delle indagini
Si continua a parlare dell'Ungheria e non solo, purtroppo, per la gran prestazione messa in campo contro la Francia che è valso un insperato pareggio dopo il ko con il Portogallo. Oltre alle polemiche per la decisione del presidente ungherese Viktor Orban di aprire gli stadi nella loro intera capienza e senza né mascherine, né restrizioni anti Coronavirus.
È notizia di oggi, infatti, che la UEFA vuole approfondire la questione dei possibili cori discriminatori intonati dai tifosi ungheresi nelle due partite disputate dalla loro nazionale contro Portogallo e Francia alla Puskas Arena di Budapest. Il massimo organo del calcio europeo ha ufficializzato di aver avviato un'indagine sui cori omofobi all'indirizzo di Cristiano Ronaldo nella sfida ai lusitani e su quelli razzisti uditi contro Benzema e Mbappé ieri contro la Francia.
Cori discriminatori, il comunicato della UEFA
"In conformità con l'Articolo 31(4) del Regolamento Disciplinare UEFA, un Ispettore Etico e Disciplinare UEFA è stato nominato per condurre un'indagine disciplinare su potenziali incidenti discriminatori avvenuti nella Puskás Aréna, Budapest, durante le partite della fase a gironi del Campionato Europeo 2020 tra le nazionali di Ungheria e Portogallo il 15 giugno 2021 e tra le nazionali di Ungheria e Francia il 19 giugno 2021. Informazioni in merito saranno rese disponibili a tempo debito", si legge nel comunicato.
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