Kvaratskhelia illumina, il Napoli esagera a Verona: 5-2 sull'Hellas
Al Bentegodi il Verona ospita il Napoli per la prima della stagione nel ricordo del doppio ex Claudio Garella, scomparso nella giornata di venerdì. Un minuto di raccoglimento prima del fischio d'inizio di Michael Fabbri di Ravenna. Una gara spettacolare e divertente caratterizzata dal dominio del Napoli, dal cinismo e le difficoltà difensive dell'Hellas.
Lasagna apre le marcature, Kvaratskhelia pareggia e Osimhen supera allo scadere del primo tempo. All'inizio della seconda frazione Henry centra il 2-2 complicando i piani di Spalletti e dei suoi. Poi però, a riportare avanti gli azzurri ci pensa Zielinski, servito da un filtrante perfetto di Kvaratskhelia, a chiuderla definitivamente è lo slovacco Lobotka e a esagerare il subentrato Matteo Politano. Il Napoli vince 5-2 in trasferta.
La chiave tattica di Verona - Napoli
Il primo tempo del Napoli ricalca l'inizo della passata stagione. Nonostante i diversi interpreti in zone cruciali del campo, gli azzurri di Spalletti impostano il dominio del possesso, mai in discussione nei primi 20 di gioco (e in generale in tutta la gara). Kvaratskhelia, Lozano, Osimhen e Zielinski costruiscono le prime 4 palle gol degli azzurri, ma sia l'imprecisione (soprattutto del nigeriano) sia le respinte di Montipò, impediscono ai campani di portarsi avanti.
L'Hellas non riesce mai a contrattaccare, ma gli basta una transizione per far male al Napoli. Angolo conquistato, dormita generale, spizzata di Gunter per Kevin Lasagna che a porta vuota porta in vantaggio il Verona. Il Napoli non si scompone, mantiene la calma e continua costruire. Organizzazione che premia gli azzurri circa 10 minuti più tardi: prima Anguissa colpisce un palo di testa, poi su cross dell'ispiratissimo Lozano svetta Kvaratskhelia con un terzo tempo che vale il suo primo gol in Serie A e porta il risultato sul pareggio.
La chiave tattica del primo tempo è senza dubbio sul versante destro del campo in cui Amione tiene a fatica Lozano, con il messicano che lo salta sistematicamente creando superiorità e spesso anche azioni da tiro. A tempo quasi scaduto, il Napoli ripaga l'Hellas con la stessa moneta: spizzata da angolo di Di Lorenzo per Osimhen sul secondo palo e azzurri che mettono la testa avanti a pochi secondi dal duplice fischio.
Un quarto d'ora di intervallo e il clima che dopo pochi minuti diventa gelato per il Napoli. Seconda occasione dei veronesi e pareggio: Faraoni si libera sulla destra e crossa perfettamente per Henry, il quale, tutto solo in area, non sbaglia e insacca di testa il 2-2 alle spalle di Meret. L'Hellas si scioglie e alza il baricentro, e gli azzurri puniscono. Contropiede gestito di prima da Kvara che pesca in profondità Zielinski: 3-2 quasi istantaneo approfittando della disattenzione difensiva degli scaligeri.
Un altro in grande spolvero è sicuramente Lobotka. Lo slovacco numero 68 detta le regole e il ritmo della costruzione del Napoli. A dichiarare una grande gara basterebbe già questo, lui però decide di togliersi lo sfizio del gol e al termine di un inserimento perfetto riesce anche a chiudere il discorso tre punti con un piatto destro all'angolino.
Nel finale il Verona crolla e ne approfitta Politano che, in 3 minuti, prima sfiora il gol con la sua classica giocata e poi esulta con un mancino preciso dopo la sponda di Osimhen. Dopo altri 5 entra in campo Ounas, che scambia con Politano e, dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo, rende il risultato diventa tennistico, ma Fabbri annulla tutto per fallo di Zerbin su Montipò. Il Napoli si diverte e annienta l'Hellas conquistando i primi 3 punti stagionali e offrendo una prestazione convincente (almeno dal punto di vista delle azioni da gol create e quelle capitalizzate).
L'episodio della partita
Il colpo del pareggio. Il primo gol del terzo georgiano ad andare in rete nella storia della Serie A, arriva di testa e in un momento delicatissimo della gara. La porta dell'Hellas sempre più piccola e quasi al punto di diventare stregata. La sgasata di Lozano e lo stacco imponente di Kvaratskhelia che ha voluto mostrarci un'altra qualità, oltre alle evidenti doti nel dribbling e nel tiro in porta con cui ha incantato al suo esordio assoluto in Serie A.
Le pagelle degli azzurri
Meret 6; Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 6, Kim 6.5, Mario Rui 6.5 (83'st Olivera sv); Anguissa 6, Lobotka 7.5, Zielinski 6.5 (75'st Zerbin 6); Lozano 7 (75'st Politano 7), Osimhen 7 (83'st Ounas 6.5), Kvaratskhelia 8 (68'st Elmas 6).
Osimhen 7 - Centrocampisti e terzini lo cercano spesso con palle sulla sua figura che il nigeriano fatica a smistare. Sbaglia un gol a inizio gara, ma con un guizzo riesce a portare avanti il Napoli nel finale di primo tempo. Serve infine un assist preciso per il 5-2 di Politano.
Kim Min-Jae 6.5 - Non sbaglia un intervento, dimostrandosi impeccabile nell'uno contro uno e dominante sulle palle alte. Sul gol di Henry non fa in tempo a scalare, ma sul francese c'era Rrahmani in marcatura.
Lozano 7 - Fa impazzire l'esordiente Amione con continue accelerazioni e tagli sul versante di destra. Fornisce l'assist del pareggio e dimostra una forma fisica già importante.
Lobotka 7.5 - È il metronomo di Spalletti in questa gara. Sbaglia poco e detta il ritmo dell'avvolgente manovra campana. Poi, con una conduzione super, si infila nella difesa del Verona e piazza il 4-2 che chiude virtualmente la gara a mezz'ora dal termine.
Kvaratskhelia 8 -Abbiamo visto esordi peggiori. Il georgiano si fa trovare prontissimo per la sua nuova avventura. Dribbla sulla corsia mancina, si accentra spesso, segna e fornisce un assist perfetto per Zielinski. Si è già calato alla grande nella nuova realtà e impressiona all'esordio.
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