Vidal e l'Inter: destino segnato o risorsa utile per Inzaghi?
Arturo Vidal sì o no? Sono ore di grande riflessione in casa Inter per il futuro del centrocampista cileno, integratosi al meglio nel gruppo di Simone Inzaghi ma desideroso di avere più spazio. Tra sorrisi e buoni propositi, l'animo dell'ex Juventus è mosso da un malessere che potrebbe spingerlo verso un altro club già a gennaio: il suo contratto (che comprende un'opzione di rinnovo fino al 2023) scadrà al termine della stagione e non sembrano esserci i presupposti per proseguire l'avventura in nerazzurro.
A maggior ragione se a chiamare è Antonio Conte: il tecnico del Tottenham avrebbe esplicitamente chiesto Vidal al direttore sportivo Fabio Paratici. I tre hanno condiviso insieme una felice parentesi in bianconero.
Se la volontà di Vidal è quella di dire addio all'Inter, l'unica soluzione è accontentarlo. In un momento positivo per la squadra nerazzurra, tenere all'interno dello spogliatoio un calciatore scontento non farebbe bene alla causa comune.
E soprattutto alleggerirebbe i conti del club con i 7,8 milioni di euro lordi dello stipendio in meno (tenendo conto degli sgravi fiscali dovuti al Decreto Crescita). Allo stesso tempo, però, gli Spurs dovranno mostrarsi disponibili a versare nelle casse interiste un indennizzo economico per prelevare subito il calciatore, senza attendere luglio. In caso di fumata nera, servirà tutta la bravura gestionale di Inzaghi per far sentire importante Vidal e accompagnarlo verso la fine della sua storia all'ombra del Duomo.
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