Vittoria di misura e di sofferenza: il Napoli espugna il campo del Lecce (2-1)
Vince ma soffre tantissimo il Napoli di Luciano Spalletti. Al Via del Mare la squadra campana porta a casa un importante 2-1 contro i padroni di casa del Lecce. Tre punti d'oro, anche se la prestazione non è stata all'altezza della fama, forse pagando ancora la pesante sconfitta rimediata una settimana fa in casa contro il Milan. La partita è stata sbloccata da Di Lorenzo poco dopo il quarto d'ora di gioco, i pugliesi la riprendono poco dopo l'inizio della ripresa con Di Francesco, poi intorno all'ora di gioco Falcone non acchiappa un retropassaggio di petto e coscia di un compagno e consente al Napoli di prendersi vantaggio e vittoria finale.
Cosa cambia in classifica dopo questa partita?
Con questa vittoria il Napoli riprende a volare: la distanza dalla Lazio - momentaneamente seconda in classifica - è di 19 punti. I campani si portano a 74 punti, contro i 54 dei laziali. Il Lecce rimane invece fermo a 27 punti, con una distanza di sicurezza dalla zona retrocessione di 9 punti (in attesa del match del Verona).
Il pagellone di Lecce-Napoli
Partita di grande spessore per Di Lorenzo (7) che da capitano trascina il Napoli ad una vittoria importante. Per lui non solo il gol, ma anche tanta qualità in fase difensiva. In mezzo al campo Lobotka (6,5) perde forse un pallone in tutta la sua partita: ha una difesa della palla e una capacità di gestire il ritmo del gioco da grande giocatore. Anonima invece la prestazione di Anguissa (5,5), lontano parente del calciatore ammirato fino a qualche settimana/mese fa. Tanti guizzi per Lozano (6,5), probabilmente il più pericoloso dei suoi. Buono anche il ritorno in campo di Raspadori (6,5) dopo un lungo infortunio.
Umtiti (6,5) e Baschirotto (6,5) giocano una partita di sostanza contro l'attacco napoletano. Di Francesco (7) è una furia: attacca tutti i palloni, corre per due, segna (illudendo il pubblico del Via del Mare) ed è una continua spina nel fianco degli avversari. Meno brillante Strefezza (6): da lui ci si aspetta sempre qualcosa di magico.