Volontà condivisa ed equilibri da tutelare: il rinnovo di Vlahovic è prioritario

Le critiche e gli appunti mossi nei suoi confronti, nei momenti di digiuno, non possono cancellare in toto la centralità di Dusan Vlahovic nell'attualità della Juventus, una centralità dimostrata sia a livello di trattamento economico (considerato l'importante ingaggio) che col rendimento sul campo e coi gol messi a segno in questa stagione. Spesso il serbo è stato percepito come uomo-mercato, soprattutto nei momenti in cui l'idillio con la piazza pareva vacillare, ma l'idea di un addio a stretto giro sta scemando.

La parola "incedibile" non appartiene ormai al vocabolario del calciomercato, tantomeno a quello di Giuntoli, ma non mancano punti fermi a cui riferirsi per immaginare il futuro: calciomercato.com fa riferimento, oggi, proprio a tali presupposti. Vlahovic innanzitutto vuole restare e vuole vincere con la Juventus, una Juve che dal canto proprio non ha intenzione - adesso - di mettere il giocatore sul mercato. La situazione, dunque, è diversa e meno traballante rispetto a quella legata a Bremer e Chiesa: su Vlahovic non si prevedono novità o movimenti.

L'Arsenal stima l'attaccante ma non lo vede come una priorità, soprattutto non prima di cedere Gabriel Jesus, ed è più verosimile che si torni a parlare di rinnovo. Un rinnovo che potrebbe arrivare già nell'arco di quest'anno: la scadenza nel 2026 invita alla calma ma, per dimostrare quanto il giocatore sia al centro del progetto, un prolungamento potrebbe arrivare prima del previsto.

C'è poi un'esigenza nota, ribadita oggi da IlBianconero.com. cioè quella di spalmare su più stagioni un ingaggio pronto ad arrivare a 12 milioni l'anno. La "fretta" bianconera, di fatto, può legarsi anche a tale input e alla volontà di mantenere intatti certi equilibri interni (non volendo scontentare gli altri uomini più importanti della rosa, doppiati da Vlahovic a livello di ingaggio).