Walter Mazzarri e altri 48 allenatori per il Napoli
Igor Tudor e Walter Mazzarri i principali nomi usciti dai rumor di queste ore in cui l'addio di Rudi Garcia alla città di Napoli sembra ormai inevitabile. Non ci sono ancora comunicati ufficiali da parte della società azzurra, ma si attendono novità per scoprire il prossimo futuro nelle giornate di oggi e domani. La sosta Nazionali permetterà a chiunque verrà scelto di lavorare almeno una decina di giorni con chi è rimasto in Campania.
Vi ricordate della famosa lista dei 49 allenatori citata dal patron del Napoli Aurelio De Laurentiis prima della scelta di Rudi Garcia? Bene, se davvero è esistita, non è mai stata resa nota. Avvolta ancora dal mistero, ma con qualche candidato che è stato inseguito individuato dai mirini dei principali esperti di calciomercato. Da Paulo Sousa ad Antonio Conte, fino a Cristophe Galtier e Julian Nagelsmann.
Ovviamente non abbiamo accesso a quei nomi, ma ecco una lista casuale di 49 allenatori disponibili (alcuni sono ancora sotto contratto con i club che vi hanno rinunciato a stagione in corso o in quella precedente).
49 allenatori casuali per il Napoli
- Walter Mazzarri
- Igor Tudor
- Zinedine Zidane
- Antonio Conte
- Marcelo Gallardo
- Frank Lampard
- Graham Potter
- Ole Gunnar Solskjaer
- Joachim Löw
- Hansi Flick
- Albert Celades
- Julen Lopetegui
- Javi Gracia
- Jesse Marsch
- Ralph Hasenhüttl
- Oliver Glasner
- André Villas-Boas
- Lucien Favre
- José Luis Mendilibar
- Quique Setién
- Ruud van Nistelrooy
- Laurent Blanc
- Maurice Steijn
- Vitor Pereira
- Jorge Sampaoli
- Giovanni van Bronckhorst
- Nenad Bjelica
- Bruno Labbadia
- Nuno Espirito Santo
- Fatih Terim
- Vladimir Petkovic
- Andriy Shevchenko
- Davide Nicola
- Domenec Torrent
- Marco Giampaolo
- Luca Gotti
- Roy Keane
- Davide Ballardini
- Hernan Crespo
- Fernando Gago
- Moreno Longo
- Daniele De Rossi
- Leonardo Semplici
- Fred Rutten
- Bruno Lage
- Paolo Nicolato
- Roberto Bordin
- Fabio Cannavaro
- Fernando Santos
Ha senso prendere un traghettatore?
Sembra, tornando seri e connessi alle ultime novità, che il dubbio principale di De Laurentiis sia tra Igor Tudor e Walter Mazzarri, e che riguardi il tempo da concedere a entrambi. Il primo vorrebbe un progetto più a lungo termine, mentre per il secondo la dirigenza starebbe lavorando a un contratto che si concluda il prossimo giugno.
Tutti i contratti possono essere rinnovati, ma per quanto concerne gli allenatori il discorso è ancora più particolare. Se non si concedono almeno un paio d'anni alla firma, spesso il sottotesto è che non si crede veramente negli stessi, al punto da tutelarsi con un contratto breve per non avere troppi collaboratori a carico. Il rischio è anche inverso, ma è molto più raro che un tecnico saluti un luogo in cui si trova bene, con la società che ha intenzione di rinnovarlo.
Tornando al caso Napoli, possiamo affermare che forse quella di esonerare Garcia a novembre, dopo che ha dovuto rinunciare per troppe gare all'attaccante più forte del campionato (Osimhen) e che non è riuscito a trasformare in qualche settimana Natan in Kim, potrebbe rivelarsi un'idea affrettata. Siamo entrati nell'undicesimo mese dell'anno, è vero, ma calcisticamente è il terzo e restano ancora 26 partite di campionato e 2 di Champions, a cui aggiungerne altre tra Coppa Italia, Supercoppa e avanzamento europeo (in Champions o Europa League).
Insomma, la stagione non volge al termine e non bisogna salvare il salvabile. Il Napoli sta chiaramente rendendo sotto le aspettative, ha qualche punto in meno rispetto a quelli che avrebbe dovuto avere, anche se fare il confronto diretto con gli azzurri della precedente stagione è un gioco crudele. Inoltre, tra infortuni pesanti e un mercato che è finora da giudicare insufficiente, era davvero necessario un cambio di guida tecnica così repentino? In un momento delicato in cui i problemi possono ancora essere risolti bagnando di fiducia il proprio allenatore?
Immaginare che Rudi Garcia avrebbe reso al livello del Luciano Spalletti della scorsa stagione era un sogno dei tifosi più ottimisti. Le modalità di addio con il club azzurro e l'incredibile rapporto creato nello spogliatoio non potevano non lasciare degli strascichi nel presente e futuro. Futuro che probabilmente si chiamerà Walter Mazzarri, traghettatore del Napoli dieci anni dopo l'ultima volta.