Yacine Zidane Adli, l'esagerazione di Sousa per il nuovo regista di Pioli
Yacine Adli, l'ennesima scoperta in ritardo del Milan. Sembra un modus operandi ormai, ma in realtà si tratta semplicemente il modo più comune per far integrare giocatori di talento che arrivano da un altro calcio. Nella sponda rossonera della città lombarda abbiamo assistito a una crescita importante della squadra dall'arrivo di Pioli in poi, che ha riportato il Milan dove è sempre stato, ai vertici della classifica di Serie A.
È stato un percorso non troppo lungo, capace di far dubitare molti sul reale valore dei giocatori in rosa. Giovani che dopo qualche difficoltà dovuta all'ambientamento diventano rapidamente i migliori del ruolo in Serie A. Sandro Tonali, Ismael Bennacer, Rafael Leao e ancora Brahim Diaz, Pierre Kalulu e Theo Hernandez. A quasi tutti è servito del tempo e quasi tutti hanno ripagato l'attesa.
L'ultimo della lista sembra essere Yacine Adli. Un centrocampista francese di origini algerine, acquistato dal Bordeaux per circa 8.5 milioni di euro (transfermarkt) nell'estate 2021 e lasciato per un anno in prestito in Francia, dove vanta già oltre 100 presenze nonostante sia soltanto un classe 2000.
Confermato nella rosa del Milan nella precedente stagione, il suo contributo alla causa rossonera è stato abbastanza irrisorio: soltanto 6 presenze, di cui una dall'inizio. Una posizione più avanzata, quella di trequartista, nella quale non è riuscito a brillare. Poche occasioni concesse da Pioli e il generale pensiero che non fosse adatto al livello del Milan. Una bocciatura? Ora possiamo constatare di no. Yacine Adli potrebbe calpestare il percorso dei suoi predecessori (e suoi compagni di squadra), trasformandosi in un elemento centrale dei rossoneri in un momento di bisogno.
Rade Krunic da garanzie, Yacine Adli permette di peccare di hybris. E il primo a farlo è stato Paulo Sousa, suo allenatore al Bordeaux. L'attuale tecnico della Salernitana e il centrocampista del Milan si sono incontrati a distanza nel postpartita di Dazn e Sousa si è lasciato andare così: il nuovo Zinedine Zidane per la creatività, per la qualità tecnica che rappresenta.
Il paragone è ovviamente eccessivo, ma anche se è stata solo una prestazione, il suo exploit a Cagliari non si può ignorare. Stefano Pioli l'ha posizionato davanti alla difesa nel centrocampo a tre con cui sta presentando il Milan della stagione 2023-24 e Yacine Adli ha brillato per qualità superando i 70 passaggi e concludendo la sfida con il 97% di passaggi riusciti. Ne ha sbagliati poco più di un paio, ha corso 7km (cifra bassa per un centrocampista), circa il 30% dei quali sono stati camminati.
È un centrocampista diverso, un trequartista che si abbassa mediano, popolare se pensiamo che è capitato anche Calhanoglu proprio dall'altra parte di Milano. Uno che non si è mai sentito né visto nella passata stagione, di cui sorprende in positivo leggere determinate dichiarazioni.
"Non era facile dopo un anno in cui ho giocato poco, ma mi sono preparato per giocare. Ho giocato con personalità, ho sempre sentito la fiducia del mister e dei compagni. Ho provato a giocare come so fare, non ho inventato niente ed è andata bene, quindi sono felice"
- Yacine Adli a Dazn
In questo estratto del postpartita a Dazn ripete spesso il verbo giocare. Verbo chiave per chi sta imparando l'italiano (che parla anche molto bene), verbo molto adatto se utilizzato con frequenza da Yacine Adli. Ha giocato con personalità per ricordare che può esistere nel calcio contemporaneo, anche in Italia, un mediano che viene dalla trequarti, ha giocato per la squadra e il suo calarsi completamente nella parte potete apprezzarlo in occasione della chiusura perfetta sul tiro di Luvumbo Zito.
Insomma, trovare idee intriganti è facile, realizzarle un po' meno. Yacine Adli mediano poteva sembrare folle nei discorsi estivi, dopo Cagliari è invece reale al punto che nella sfida contro la Lazio è lui il favorito in regia.