Yildiz, Pogba e tante variabili in gioco: da cosa dipende l'affare Juve-Berardi?
Un inizio di stagione rovinato dagli strascichi di mercato, con tanto di esclusione nelle prime partite del Sassuolo in campionato, non ha impedito a Domenico Berardi di tornare subito decisivo non appena Dionisi lo ha incluso in squadra: 4 gol in 4 partite per l'attaccante nervoerde e la capacità di risolvere partite contro le big, certo un tratto distintivo che da sempre segue lo stesso Berardi.
Un rapporto di luci e ombre quello con le grandi del nostro calcio: da un lato vittime preferite e dall'altro ipotesi di mercato citate spesso ma, alla fine, mai concretizzate. Sul finire della sessione estiva era tornata attuale la pista che avrebbe condotto alla Juventus ma, anche stavolta, le schermaglie tra i club non hanno condotto a una conclusione dell'affare: secondo quanto riporta oggi Tuttosport, però, l'ipotesi non è da considerare del tutto tramontata in vista della prossima sessione invernale.
In sostanza Carnevali, AD neroverde, avrebbe lasciata aperta la porta. La questione si lega perlopiù alle motivazioni che potrebbero spingere la Juve a muoversi con forza e a situazioni contingenti, slegate da Berardi. Innanzitutto la questione Pogba, con un potenziale risparmio di 30 milioni per i prossimi 3 anni e la possibilità - dunque - di pensare più serenamente a un colpo in entrata.
Al contempo il quotidiano cita la possibile esplosione di Yildiz come eventuale ostacolo all'affare Berardi: se il classe 2005 dovesse rivelarsi pronto per lasciare il segno in prima squadra, infatti, un nuovo acquisto potrebbe risultare meno necessario. Tanto dipenderà anche dalla posizione della Juve in classifica e da fattori che, in sostanza, si potranno capire con esattezza solo tra un paio di mesi.