Zanetti elogia Lautaro e suona la carica in vista della Champions

Le dichiarazioni di Javier Zanetti, vice-presidente dell'Inter, ai microfoni del quotidiano Marca.
Javier Zanetti
Javier Zanetti / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Javier Zanetti, vice presidente dell'Inter, ha parlato a tutto tondo ai microfoni del quotidiano iberico Marca. Il dirigente nerazzurro ha espresso delle considerazioni sul rinnovo recente di Simone Inzaghi con la beneamata, oltre a suonare la carica per la Champions League. Non solo: parole anche su Lautaro Martinez. Ecco quanto affermato.

Sull'avvio di stagione: "Siamo felici perché sono partiti giocatori importanti, che dobbiamo ringraziare per quello che hanno fatto difendendo la maglia dell'Inter, e sono arrivati nuovi giocatori con tanta voglia di fare e di poter fare cose importanti con la nostra società. Abbiamo iniziato il campionato vincendo tutte e tre le partite e dimostrando che l'Inter, oggi, è ancora una squadra competitiva". 

Su quanto sarà dura tornare in finale di Champions: "Sarà difficile, ma la voglia di riprovarci non manca. Sappiamo che nel calcio tutto è possibile, ma dobbiamo andare passo dopo passo. Per prima cosa dobbiamo passare il girone, che è molto importante". 

Sul rinnovo di Inzaghi: "Stabilità, conferma che Simone Inzaghi sta facendo un ottimo lavoro. Con grande serenità e personalità, ha continuato ad avere fiducia in quello che faceva e questo gli è stato riconosciuto dandogli quella continuità che si è guadagnato e che merita". 

Sull'addio di Brozovic:"È difficile parlare perché sono decisioni personali e nelle quali si pesano tante cose. Nella mia carriera ho dovuto affrontare situazioni di questo tipo, in cui avrei potuto lasciare l'Inter per altri club importanti. Nel mio caso io ho sempre guardato a come mi sentivo nella società, ai suoi valori e alle sue persone: per me questo più importante di qualsiasi numero. Ma questo non significa che andare in Arabia sia la cosa peggiore. Sono decisioni personali". 

Sulla stracittadina milanese "europea" dell'anno scorso: "Quando sei in campo corri e cerchi di cambiare tu stesso il risultato. Essere in tribuna è molto difficile. Giocare il derby è molto particolare, è una situazione unica, una partita che tutti vogliono giocare, è sentita tantissimo in tutta la città. Quando ho dovuto perdere nel 2003 è stata molto dura perché abbiamo pareggiato entrambe le partite e a causa della regola dei gol in trasferta siamo stati esclusi dalla finale. L'anno scorso è stato diverso. L'Inter ha vinto entrambe le partite e penso che sia arrivata meritatamente alla finale di Champions League". 

Su Lautaro Martinez: "Sono andato a cercare Lautaro, che oggi sia il capitano dell'Inter e si senta identificato con l'istituzione mi fa molto piacere. Lautaro rappresenta tutto quello che significa un club come l'Inter. È un attaccante che migliora ogni anno. Spero che il tuo futuro ti regali cose ancora più importanti". 

Lautaro Martinez
Lautaro Martinez / Marco Luzzani/GettyImages

Sul trattenere l'argentino: "Sono dell'idea che quando sei in un grande club come l'Inter è normale che tu abbia grandi giocatori ed è normale che altri club importanti li vogliano ingaggiare. Poi ci sono tanti fattori che spingono il giocatore a restare o ad andarsene". 

Su Romelu Lukaku: "Volevamo rimanesse con noi, poi sono successe cose che non ci aspettavamo e abbiamo deciso di uscire dalla trattativa. Lukaku ora è un giocatore di un altro club, fa parte del nostro passato e ora come società dobbiamo guardare al futuro". 

Sulla Serie A: "La vedo molto equilibrata perché vedo che tutte le squadre che hanno l'ambizione di vincere lo scudetto alla fine si sono rafforzate molto bene". 

Sul club favorito in Champions: "Oggi il City ha una rosa molto completa. Sicuramente, essendo l’ultimo campione, ci riproverà. Ma non escludo mai le grandi squadre spagnole perché sono competizioni che loro conoscono molto bene e hanno la tradizione".

Sempre sul tornare in finale: "Quello che ci interessa di più è che l'Inter si sia guadagnata rispetto e rimanga competitiva, e spero che questo ci porti più in alto possibile. Ripetere una finale è sempre complicato, ma bisogna provarci". 

Sulla Real Sociedad: "La Real è un rivale che dobbiamo rispettare molto. Il calcio spagnolo è molto, molto competitivo e affrontare squadre spagnole è molto difficile. Penso che il girone che affronteremo sia molto equilibrato".