Zapata chiama, Pessina risponde: l'Hellas Verona ferma l'Atalanta. Dea al 2° posto con l'Inter
L'Atalanta per continuare la sua corsa verso la seconda qualificazione in Champions League consecutiva e, perché no, il secondo posto che costituirebbe l'ennesimo traguardo impensabile, ma meritatissimo del giocattolo di Gasperini. L'Hellas Verona, invece, per cercare di tenere ancora accese le residue speranze di arrivare a un posto in Europa League. Una sfida molto interessante considerando il gioco delle due sorprendenti formazioni.
ALLIEVO VS MAESTRO - Gasperini contro Juric. Hellas Verona-Atalanta è anche e, soprattutto, la sfida tra il maestro e il suo allievo. L'allenatore degli scaligeri, infatti, è stato, prima, mente in campo di Gasperini a Crotone e Genova e, poi, suo vice all'Inter e al Palermo, salvo poi spiccare il volo. Non è un caso, d'altronde, che l'Hellas di Juric sia una delle sorprese di questo campionato. Una sfida non inedita che, però, non perde mai fascino.
ZAPATA E PESSINA TRA LA NOIA - La partita inizia con ritmi, dato il gioco offensivo delle due formazioni, sorprendentemente bassi. Col passare dei minuti, però, le due squadre si allungano, dando vita ad azioni veloci volte a ribaltare spesso il fronte. In questa situazione, l'Hellas Verona trova spazi nella difesa dell'Atalanta grazie, soprattutto, al grande lavoro della punta, Salcedo, che non offre punti di riferimento ai difensori della Dea svariando su tutto il fronte offensivo. A fare la partita, però, è la squadra di Gasperini che non fa un possesso palla prolungato e sterile, anzi, cerca di colpire gli scaligeri con scambi stretti tra gli attaccanti e Pasalic. Nella prima grande occasione del match, infatti, si assiste a un'azione bellissima con protagonisti Zapata, Malinovskyi e, appunto, Pasalic. Il Verona, però, non sta totalmente a guardare. Nei calci d'angolo, infatti, gli uomini di Juric si rendono pericolosi sempre con Salcedo. A metà del primo tempo, poi, la partita torna noiosa, complice il caldo di questo pomeriggio di metà estate. Dopo qualche guizzo dell'Atalanta a rompere di tanto in tanto la monotonia, la prima frazione si chiude col risultato bloccato su uno 0-0, tutto sommato, giusto. Anche se, ai punti, prevarrebbe la squadra di Gasperini, le due formazioni hanno mostrato di essere fin troppo simili. Il secondo tempo si apre con gli stessi ritmi del primo, ma, stavolta, è l'Hellas lievemente più attivo. Nel miglior momento degli scaligeri, arriva il gol dell'Atalanta. Gunter, infatti, compie un errore da matita blu incespicando sul pallone, mentre impostava dal basso e aprendo la strada a Zapata che, così, sblocca il match. I ragazzi di Juric, però, non si arrendono, continuano a giocare come a inizio ripresa e, infatti, pareggiano con il tap-in di un giocatore in prestito proprio dagli orobici, ovvero Pessina. In seguito al gol, la partita, finalmente, torna piacevole. Prima, Gomez e Zapata cercano invano di battere un super Silvestri, poi l'ottimo Salcedo scalda le mani di Gollini. Tuttavia è solo un abbaglio. Come nel primo tempo, si assiste a qualche timida occasione dell'Atalanta a spezzare la monotonia, mentre il match scorre verso i titoli di coda.
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