Questione stadi e betting: pronto un documento dal Senato per aiutare i club
Il calcio torna a chiedere l'aiuto del Governo riguardo a due temi cruciali: la privatizzazione degli stadi e le sponsorizzazioni dei marchi del betting. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, la settima commissione del Senato sarebbe in procinto di approvare un documento che offrirà delle linee guida per l'emanazione di un futuro decreto attinente i punti di cui sopra.
Stadi e betting: i temi in ballo
Per quanto concerne il discorso della semplificazione della burocrazia per la privatizzazione degli stadi, essa potrà essere agevolata dal commissariamento delle amministrazioni comunali che ostacolano tale processo. Un tema sul quale restano però del perplessità perché si tratta comunque di un investimento pubblico che graverebbe sulle casse comunali e che poi diventerebbe redditizio per i privati.
Più nodi da risolvere invece sul gioco d'azzardo, riguardo al quale la proposta è quella di abolire la parte del decreto Dignità che pone il divieto alle squadra di ricavare denaro dalle pubblicità delle agenzie di betting, un punto voluto dal Movimento 5 Stelle durante il Governo Conte per combattere il fenomeno della dipendenza dalle scommesse. La bozza prevede di annullare questa parte di decreto e destinare una parte degli eventuali ricavi dei contratti di sponsorizzazioni con tali società a iniziative per combattere la ludopatia.
Inoltre, la necessità di ristrutturazione degli stadi, che per il 93% nel calcio professionistico appartiene ad enti pubblici, è sempre più imminente se relazionata a EURO 2032, per cui l'Italia è chiamata a organizzare il Campionato Europeo insieme alla Turchia. Le difficoltà connesse all'espletamento dei lavori per modernizzare i vecchi stadi ricadono principalmente sulle poche risorse a disposizione dei comuni per metterle in pratica. Tra le proposte figura l'adottare un modello simile a quello del calcio inglese in cui gli stadi hanno una proprietà appartenente ai club e sono trasformati in centri multifunzionali.
Dall'opposizione nascono criticità riguardanti la disponibilità di fondi provenienti dal pubblico e sulla prima proposta di commissariamento delle amministrazioni locali di cui sopra. Nonostante non ci sia ancora un accordo totale sui punti principali e l'approvazione sia slittata, dovrebbe ora essere prevista per la prossima settimana.