Ranieri pensa partita per partita e parla del futuro di Hermoso e Paredes

Claudio Ranieri
Claudio Ranieri / Alex Bierens de Haan/GettyImages
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Vigilia di Europa League per la Roma che si gioca il tutto e per tutto nell'ultima giornata della fase campionato della competizione europea. I giallorossi infatti rischiano l'eliminazione in caso di risultato negativo contro l'Eintracht Francoforte. Come di consueto il tecnico Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa per analizzare la situazione, parlando - in modo molto indiretto - anche di calciomercato.

"Ogni partita per noi è importante per una crescita totale della squadra. Ora dobbiamo pensare a fare bene ogni gara, poi alla fine vedremo cosa saremo riusciti a fare. Non parlo di mercato, Hermoso era infortunato quando sono arrivato, mi piace molto, è grintoso. Ero partito con determinati giocatori, lui poi ha raggiunto una buona forma e giustamente vuole giocare. E io non posso garantirlo a nessuno. Preferisce andare via, merita di giocare e io ho sempre detto che voglio giocatori contenti di stare a Roma".

"Con l'arrivo di Rensch posso variare alcune cose e giocare anche a quattro dietro. Tutte le voci che sento su Paredes arrivano dalla stampa. Come detto per Hermoso, qualora non volesse restare io non lo tratterrei. Cristante è un giocatore ritrovato: ha caratteristiche diverse ma potrebbe sostituirlo. Potrebbero giocare anche insieme. A Udine senza Paredes sapevo che avrei pagato in qualità, ma ero convinto che i giocatori in campo avrebbero fatto bene".

"C'è sempre da migliorare contro le grandi squadre. Serve un super lavoro per arginarle e creare loro problemi. I ragazzi ci stanno riuscendo, stiamo migliorando e io ne sono contento. Soulé penso sia un bel giocatore, deve essere più concreto. Glielo chiedo sempre. Sono convinto sarà un ottimo giocatore per il futuro della Roma".

"La Roma non mi sembra una squadra pigra. Forse abbiamo avuto l'eccesso di fare. La parola pigra non posso proprio usarla. Seguivo Hummels da tantissimo tempo, mi è sempre piaciuto. Poterlo mettere in campo mi è sembrato normale. Come fai a non far giocare un leader e un campione del mondo? Sicuramente è stato naturale".


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