Ranieri sull'arbitro scelto, sul rientro di Hummels e sulle insidie di Roma-Porto

Ranieri
Ranieri / Alex Bierens de Haan/GettyImages
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Un 1-1 dai due volti quello ottenuto dalla Roma al Do Dragao contro il Porto, in una sfida ben giocata dai giallorossi ma cambiata radicalmente dopo il rosso rimediato da Cristante (in seguito alla doccia fredda dovuta al pari). La Roma è riuscita a resistere fino alla fine e ora dovrà giocarsi all'Olimpico la possibilità di passare agli ottavi di Europa League, provando a sfruttare la spinta dei propri tifosi. Questo quanto affermato in conferenza stampa da Claudio Ranieri alla vigilia dei playoff di ritorno di EL:

Se sono tutti recuperati: "Fino ad ora sì, ho recuperato tutti i giocatori e, come al solito, stasera domattina deciderò gli undici da mandare in campo" riporta VoceGiallorossa.

Le polemiche dopo Porto-Roma: "Allora, io non mi interesso di queste cose fuori dal calcio. L'arbitro è un enfant prodige francese, ha fatto la finale dell'Europeo, mi ha arbitrato, quando stavo in Ligue 1, due partite, per cui è un signor arbitro, bravissimo. Poi io avevo fatto 1.200 partite, 90 in UEFA, non ho mai detto niente sugli arbitri, per cui a me va sempre bene tutto, so che fanno un mestiere difficilissimo. Io dico sempre che ognuno alla fine ha quello che si merita. E dico sempre che i purosangue si vedono alla fine. Noi ancora abbiamo tanto da dire, tanto da lavorare, tanto da migliorare. Se io fossi arrivato prima, dopo, non conta. Conta quello che stanno facendo i ragazzi, come lo stanno facendo. Hanno recuperato autostima, si divertono, giocano, si aiutano l'uno con l'altro. Per me queste sono grandi cose. E credo che anche il nostro pubblico sia molto contento di questo".

Alzare la guardia contro il Porto: "Io la tengo sempre alzata contro qualsiasi avversario, perché il calcio è uno sport bellissimo, dove non c'è nulla di scritto prima, non è un altro sport dove normalmente il più forte vince. Ho detto alla fine della partita d'andata, ma anche prima è 50-50. Il Porto è una signora squadra, allenata da un giovane allenatore, ha fatto soltanto 5 partite e non ha mai perso. Andremo ad affrontare una buonissima squadra, molto giovane, con un tasso tecnico molto elevato, e sarà una gran bella partita".

Su Dovbyk: "Sta migliorando, sta migliorando e deve lavorare molto, perché il nostro punto di riferimento là davanti è l'uomo che è il nostro goleador principe. Per cui, alcune volte è un punto di riferimento importante, alcune volte non riusciamo noi a dargli la palla giusta. Per cui è un processo che va sempre di più migliorato. Però io sono positivo, soltanto con il lavoro si possono limare queste imperfezioni".

Su Hummels: "Hummels sta recuperando bene, lo vedo bene, ha di nuovo un altro passo, un passo più elegante, più esplosivo, per cui è un giocatore recuperato".

I calci piazzati: "Ci sono degli errori, sicuramente, però mi sembra che, levato il gol, abbiamo fatto molto bene contro il Porto e sappiamo che è una squadra che va sempre in verticale, come il Parma, insomma. Anche al Parma gli abbiamo tolto parecchio di questa verticalità, per cui io credo che alcune volte ci sia un periodo dove prendi gol in determinate situazioni. Ecco, domani con il Porto dobbiamo stare molto attenti perché, lo ripeto, è una squadra molto tecnica, di grande velocità, che gioca direttamente, vanno diretti alla porta avversaria, per cui dobbiamo stare sempre molto, molto attenti".

Ceilk: "Lui mi sembra più appunto un giocatore prettamente da difesa, voglio che quando si ha la palla uno si proponga e lui cerca di fare quello che è nelle sue corde, alcune volte sbaglia qualche passaggio di troppo, però la volontà di partecipare, di migliorare e avete visto che ha fatto gol a Oporto proprio per una sua percussione voluta, cercata, ognuno di noi ha dei difetti e anche lui sta lavorando molto".

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