Riso torna sul caso-Frattesi e svela un retroscena di mercato su Cristante
![Davide Frattesi Davide Frattesi](https://images2.minutemediacdn.com/image/upload/c_crop,w_4316,h_2427,x_0,y_0/c_fill,w_720,ar_16:9,f_auto,q_auto,g_auto/images/GettyImages/mmsport/90min_it_international_web/01jkjnfs6jh8z2zzh4t1.jpg)
È stato un mercato invernale particolarmente movimentato, ma tra i giocatori di Serie A che hanno cambiato maglia a gennaio non ci sono né Davide Frattesi né Bryan Cristante. Eppure, i presupposti sembravano esserci, dato che il centrocampista dell'Inter pareva a un passo dalla Roma, che a sua volta gli avrebbe fatto spazio cedendo l'ex Milan. Ed è proprio su questi mancati trasferimenti che ha fatto chiarezza Giuseppe Riso, procuratore che cura gli interessi di Frattesi e Cristante, che ha parlato così ai microfoni de La Repubblica:
Il retroscena su Cristante:
"A un certo punto su Cristante c'erano sia la Juve sia l'Inter, ma entrambe avrebbero dovuto fare cessioni che alla fine non hanno fatto. Una buona notizia per la Roma, che può contare su un senatore, un potenziale capitano, un uomo di personalità ed esperienza. Almeno fino a giugno".
Cosa c'era di vero tra Frattesi e la Roma?
"Era una mia idea. O, se preferite, una mia forzatura. Ho visto Davide triste perché si aspettava di giocare di più e mi spiaceva troppo. Mi sono messo al lavoro cercare alternative per lui e non solo in Italia. Quando si parla di Frattesi è normale che l'ipotesi Roma vada considerata, ma avevo delle soluzioni importanti anche in Liga e soprattutto Premier League. Se l'operazione si fosse fatta, avrei provato a portare Cristante all'Inter. Ma tutto si è fermato per volontà di Davide, che tiene troppo a restare in nerazzurro. La squadra si sta giocando tutto, è una delle più forti d’Europa. Sa di poter vincere ancora tanto a Milano".
Sulle critiche per la gestione Frattesi:
"Io devo sempre fare il bene dei miei calciatori. Davide è un ragazzo di cuore, di sentimento. L'ho visto in difficoltà, l'ho messo in condizione di decidere e lui ha scelto l'Inter. Non l'ho forzato. Penso di averlo aiutato a capire che dove sta, sta bene. E l'ho capito anche io".
Cosa succederà a giugno?
"Difficile dirlo. Giugno è lontano e nel calcio le cose cambiano in fretta".
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