Sarri svela di aver votato Motta per la Panchina d'Oro e parla del proprio futuro

La giornata di oggi ha visto Simone Inzaghi conquistare la Panchina d'Oro, nella sua 33esima edizione, raccogliendo dunque i consensi dei colleghi allenatori per quanto fatto nella scorsa stagione alla guida dell'Inter campione d'Italia. A margine della premiazione hanno preso la parola anche i protagonisti che hanno espresso il loro voto, anche un Maurizio Sarri fermo ormai da un anno. Questo quanto affermato dall'ex tecnico della Lazio a Sky Sport:
Periodo senza panchina: “Periodo normale come tutti noi quando abbiamo questi momenti. Uno cerca di studiare e aggiornarsi vedendo le tendenze, è un lavoro che facciamo tutti quando siamo fermi“ riporta gianlucadimarzio.com.
Tudor alla Juve: “È sempre difficile farsi un’idea dall’esterno, ci sono dinamiche interne che non riusciamo a comprendere. Sicuramente quando i risultati faticano ad arrivare queste dinamiche possono fare la differenza in certi tipi di scelte“.
Il voto per Thiago Motta: “È un premio strano, si riferisce alla scorsa stagione ma viene dato 8-9 mesi dopo, quindi c’è il tempo per cui succedano cose diverse. Se si fosse votato il giorno dopo la fine dello scorso campionato, probabilmente Thiago Motta avrebbe vinto. Io ho votato per lui perché lo scorso anno il Bologna ha fatto il calcio più bello, poi passano tanti mesi e la gente si dimentica facilmente”.
Lotta Scudetto: “Il campionato non me lo aspettavo così incerto, mi farebbe piacere se l’Atalanta lottasse fino alla fine perché è una bellissima storia. Inter potesse avere qualcosa in più c’era l’idea. Ho avuto la fortuna di parlare con Conte e sono rimasto contento del fatto che ho visto un allenatore innamorato del popolo“.
Sul futuro: “Andrò dove mi chiameranno, e dove rispondono sentimento e forte motivazione“.
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