Scatto Scudetto dell'Inter: tris al Cagliari a San Siro
- Arnautovic ancora in versione trascinatore
- L'Inter non sbaglia a San Siro e allunga sul Napoli in vetta

Dopo l'esuberante successo di Monaco di Baviera, l'Inter torna a San Siro per provare a tenere a distanza il Napoli. Simone Inzaghi, nella scelta dell'undici titolare, concede riposo a molti dei suoi applicando un discreto turnover. Davanti a Sommer il trio inedito è formato da Bisseck, De Vrij e Carlos Augusto; sulla corsia di destra c'è la novità Zalewski, mentre a sinistra torna Federico Dimarco. In mediana conduce Calhanoglu, con Barella e Frattesi ai suoi lati, mentre in avanti è Arnautovic il partner confermato di Lautaro Martinez.
Diverse novità anche nella formazione del Cagliari, con Nicola che fa accomodare in panchina Sebastiano Luperto, il difensore ex Empoli che aveva finora disputato tutti i minuti a disposizione. Davanti a Caprile difendono a tre Zappa, Mina e Palomino, con Zortea largo a destra e Augello a sinistra. Il trio di centrocampo è formato da Adopo, Makoumbou e Deiola, mentre a sostegno dell'unica punta Piccoli il tecnico sceglie Coman, scelto al posto sia di Viola che di Gaetano.
Le formazioni ufficiali di Inter-Cagliari
Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, de Vrij, Carlos Augusto; Zalewski, Barella, Calhanoglu, Frattesi, Dimarco; Arnautovic, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi.
Cagliari (3-4-2-1): Caprile; Zappa, Mina, Palomino; Zortea, Adopo, Makoumbou, Deiola, Augello; Coman; Piccoli. Allenatore: Davide Nicola.
La chiave tattica della partita
L'Inter studia l'avversario e la prima occasione degna di nota arriva all'ottavo minuto di gioco, per mano dei due uomini più rappresentativi del club. É Dimarco a inventare un assist visionario sul taglio di Lautaro Martinez, che calcia di prima intenzione con il mancino trovando soltanto l'esterno della rete. È un segnale del gol che arriva soltanto 5 minuti più tardi. Calhanoglu verticalizza, Carlos Augusto accomoda di petto e Arnautovic si impadronisce con forza e personalità della sfera scaraventandola con potenza alle spalle di Caprile per l'1-0 nerazzurro.
La gara si accende anche per il Cagliari, con Piccoli che si invola a tu per tu con Sommer, ma spreca calciando malamente sull'estremo difensore svizzero. Passa un minuto e l'occasione del gol la sfrutta ancora l'Inter. Dimarco apre per Arnautovic, che di prima intenzione manda in porta Lautaro Martinez con un lancio geniale; l'argentino fa rimbalzare la sfera e beffa Caprile in uscita con un tocco morbido che vale il 2-0 prima della mezz'ora. I ritmi si abbassano, ma la squadra di casa riesce comunque a creare un'altra palla-gol significativa ancora con il suo capitano; il 10 si coordina su un traversone da destra, ma la girata esce di poco a lato. L'Inter chiude un altro primo tempo sul doppio vantaggio.
Inizia il secondo tempo e i fantasmi nerazzurri emergono in maniera abbastanza brusca. L'atteggiamento dell'Inter è troppo molle e quando Augello crossa al centro, Carlos Augusto dimentica colpevolmente Piccoli a centro area; il 91 prende le misure e supera Sommer con un imperioso stacco di testa all'angolino. 2-1 e gara riaperta subito, insieme ai problemi di gestione del vantaggio della squadra di Simone Inzaghi.
Da uno stacco a un altro. I padroni di casa si riassestano e impiegano qualche minuto a reagire, ma poi lo fanno imponendo al Cagliari la stessa moneta. Su un corner di Dimarco è Bisseck a superare tutti con un terzo tempo fantastico che genera un colpo di testa violentissimo alle spalle di Elia Caprile; i nerazzurri tornano subito sul doppio vantaggio (3-1). Il Cagliari si riaffaccia in avanti e Inzaghi mette mano alla panchina togliendo Dimarco e Arnautovic per inserire Darmian e Correa. 10 minuti più tardi arriva anche il momento di Thuram e Bastoni, che subentrano a Lautaro e Zalewski.
I cambi non riescono a fornire quelle certezze in più attese dal tecnico nerazzurro e il baricentro del Cagliari si alza. L'occasione più pericolosa arriva ancora sul mancino di un ispirato Roberto Piccoli, che stoppa in area e calcia all'incrocio trovando l'opposizione di testa di Stefan de Vrij, che salva Sommer e i suoi compagni sulla riga di porta. È l'ultimo brivido vero causato dai sardi; l'Inter controlla il tempo e si aggiudica una vittoria fondamentale nella corsa Scudetto.
L'episodio della partita
Approccio, reazione e gestione. Sulle prime due c'è poco da aggiungere. L'Inter approccia ancora una volta benissimo, trova un vantaggio che diventa in poco tempo doppio, e alle prime difficoltà riesce a reagire ristabilendo una distanza di sicurezza soddisfacente dal Cagliari. Poi c'è il discorso della gestione del risultato e delle rimonte che maturano spesso all'interno della gara e che sembrano abbattersi in modo inevitabile sulla squadra di Inzaghi. Un altro segnale preoccupante, soprattutto in vista del ritorno di Champions League contro il Bayern Monaco.
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