Sergio Conceicao sull'equilibrio del Milan offensivo e sul suo futuro in rossonero

Sergio Conceicao
Sergio Conceicao / SOPA Images/GettyImages
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Dopo aver saltato la conferenza stampa prima del match contro l'Empoli, Sergio Conceicao ha parlato in sala stampa da Rotterdam alla vigilia della sfida di Champions League contro il Feyenoord. Una gara delicata per i rossoneri che nel doppio match d'andata e ritorno contro gli olandesi si giocano l'accesso agli ottavi di finale della competizione europea. Un obiettivo che, se raggiunto, permetterebbe al club di intascare denaro e programmare meglio il prossimo anno (che rischia di essere senza Champions League, considerando l'attuale posizione in classifica della squadra). Detto ciò, queste le parole dell'allenatore del Milan.

"Domani Joao Felix, Pulisic, Leao e Gimenez dal primo minuto? Non è che abbiamo tante soluzioni tra infortuni e altro, abbiamo qualche difficoltà. Vediamo domani. Leao è a disposizione, nelle altre partite è stata una mia scelta farlo partire dalla panchina. Domani titolare? Normalmente non lo dico, ci sono eccezioni ma oggi non è una di queste".

"Reijnders è un grande giocatore come altri: ha qualità, come carattere è un bravissimo ragazzo e ha tanta voglia di crescere. Tutti quelli che sono qui possono rappresentare questo grande club. Domani sarà una partita speciale per tutti - non solo per l'ex Gimenez - per colpa nostra siamo qui e non agli ottavi di finale. Il nostro pensiero è vincere. Seguivo Santiago già da anni, nel calcio c'è una evoluzione costante. È già un giocatore di livello".

"L'equilibrio lo troviamo con 11 giocatori in campo, non con 4. Ibrahimovic ha detto che ora abbiamo due squadre? Ne abbiamo anche di più considerando i giovani. Vogliamo fare bene in tutte le competizioni. Se giochi con tanti attaccanti non vuol dire che fai più gol".

"Io conto su tutti in difesa, qualsiasi coppia giochi io ho piena fiducia. Tutti hanno qualità e un bel carattere. Voglio una squadra corta e una linea difensiva alta".

"Gimenez ha la qualità di concretizzare le azioni che crea la squadra, ha talento ma deve continuare a lavorare, anche senza palla. Al momento sono contento di tutti".

"Un ciclo lungo al Milan come con il Porto? Questa è una questione di risultati, gli allenatori hanno sempre la valigia pronta e nel calcio cambia tutto velocemente. Conta solo il presente, anche dopo una vittoria c'è sempre da ricominciare. Al momento non sono preoccupato, anche al Porto avevo iniziato dovendo rimanere solo tre o quattro mesi".

"Il cambiamento di un allenatore (il Feyenoord ha ufficializzato da poco il nuovo mister, ndr) è già una motivazione per il gruppo. Poi è Champions League, e storicamente in Olanda, a Rotterdam, è sempre difficile. C'è un ambiente caldo che mi piace ma per loro è sempre una spinta in più. La storia della partita la faremo noi".


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