Sorprese d'Europa: le squadre che hanno stupito fin qui nei principali campionati
Abbiamo raggiunto e in alcuni casi superato la metà di stagione, sono così andati in archivio i gironi d'andata dei principali campionati del nostro continente. Le sorprese nelle competizioni internazionali si sono moltiplicate con il nuovo formato di Champions League, Europa League e Conference League, e non sono mancate nemmeno in quelle casalinghe.
Scopriamo quali sono in ognuna delle maggiori cinque leghe d'Europa.
Serie A
Partiamo da casa nostra, dove è ancora l'Atalanta a far parlare di sé, con un cambio di status evidente originato da un percorso di crescita costante in campionato e dal successo della precedente edizione dell'Europa League. Nonnostante un momento di leggera flessione, la Dea compete per lo Scudetto, distante solo 4 lunghezze dal Napoli capolista e a -1 dall'Inter (che ha però una gara da recuperare).
Sorprendente anche l'avvio di Lazio e Fiorentina, a cui l'avvicendamento tra 2024 e 2025 sembra aver tolto quella spinta iniziale che aveva permesso loro di correre per sogni proibiti. Si sta confermando in posizioni europee il nuovo Bologna di Vincenzo Italiano, anche se le chances di una seconda qualificazione in Champions League consecutiva appaiono ridotte rispetto alla passata stagione.
Premier League
Nel Regno Unito la sorpresa più grande è quella del Nottingham Forest. Una squadra destinata alla lotta salvezza che ha già raggiunto ampiamente, in anticipo di metà Premier. I più temerari hanno ipotizzato un Leicester bis, dovuto al clamoroso terzo posto in classifica alle spalle di Liverpool e Arsenal. Vincere la Premier sembra però fuori portata, mentre quello di rivedere il Nottingham Forest disputare la Champions League dopo le vittorie del 1979 e del 1980 è reale.
Alla lista delle sorprese si aggiunge ovviamente anche il Newcastle, al momento al quarto posto in solitaria, e il Bournemouth, ottavo ma molto vicino alle zone europee, raggiungibili grazie alle crisi quasi irreversibili di Manchester United e Tottenham.
Liga
L'Atletico Madrid conduce la Liga ed è una sorpresa considerando il divario immaginato a inizio anno con Real e Barcellona. La dirigenza colchonera si è mossa molto bene sul mercato, regalando investimenti importanti che il Cholo Simeone ha dimostrato di saper sfruttare al meglio, reinventando l'Atletico per l'ennesima volta. Il titolo è ora un obiettivo raggiungibile e sarebbe senza dubbio storico nell'annata dell'arrivo di Mbappé in Spagna e dello strapotere offensivo blaugrana.
Nelle zone europee spicca il quinto posto, a pari merito con il Villarreal, del Mallorca di Vedat Muriqi, che si è migliorato di 12 lunghezze e ben 8 posizioni rispetto alla classifica della passata stagione (alla 19ª giornata). Un piazzamento europeo, considerando anche le difficoltà delle due squadre di Siviglia, appare ora fattibile.
Bundesliga
Il protagonismo in Bundesliga, come l'anno scorso era stato catalizzato da Bayer Leverkusen e Stoccarda, tocca nella corrente stagione all'Eintracht Francoforte. Trascinato da un Omar Marmoush devastante (e forse in procinto di passare al Manchester City), la squadra allenata da Dino Toppmöller si sta rivelando l'alternativa più credibile allo strapotere di Bayern Monaco e Bayer Leverkusen, con un terzo posto inaspettato.
Poco più in basso spiccano Mainz e Wolfsburg, capaci in solo metà girone di riscattarsi rispetto alla passata stagione (finita rispettivamente al 13° e 12° posto), e ora con forti ambizioni europee.
Ligue 1
In Ligue 1 non ci sono grandi sorprese. Il PSG domina da imbattuto e il Marsiglia di Roberto De Zerbi è davvero l'alternativa principale. Non un evento sorprendente considerando le aspettative che molti italiani nutrivano nei confronti del tecnico ex Brighton, ma sicuramente un qualcosa da segnalare dopo l'ottavo posto e l'esclusione dalle coppe europee della passata stagione. Nei prossimi mesi comprenderemo se l'OM riuscirà ad avvicinarsi pericolosamente al club parigino.
Scendendo di qualche posizione non ci sono altre sorprese da segnalare se non quella di un Lione che, dopo il disastro societario, resiste ancora nelle zone calde che portano a un piazzamento in Europa.