Spalletti racconta la sua Italia dei giovani e annuncia un forfait a centrocampo

Le parole del CT azzurro verso il doppio impegno in Nations League
Italy Training Session & Press Conference
Italy Training Session & Press Conference / Claudio Villa/GettyImages
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L'Italia si prepara ad affrontare le ultime due sfide di Nations League, per quanto riguarda la fase a gironi: gli Azzurri di Spalletti affronteranno il Belgio giovedì e la Francia domenica prossima. Luciano Spalletti, CT azzurro, ha parlato in conferenza stampa soffermandosi sui temi d'attualità sia pensando alla Nazionale che a quanto espresso dal campionato di Serie A. Queste le sue parole:

Segnali dal campionato: "Ho fatto i complimenti ai ragazzi stamattina per come stanno conducendo la stagione. Stanno evidenziando un buon calcio e c'è questa competitività che fa bene un po' a tutti. Si vedono bellissime partite, tirate e incerte come Inter-Napoli. Le squadre di livello più basso danno filo da torcere a quelle più attrezzate: tutto questo fa crescere il movimento e ci permette di prendere più calciatori. Kean e Retegui? Siamo felici dei due bomber, stanno mostrando ciò che speravamo. Questa mattina Kean era con Comuzzo e a quest'ultimo ho detto: 'Stai attento che segna anche a te'. E' in grandissima forma, ha qualità evidenti e piccolissime criticità: siamo felici" riporta calciomercato.com.

Che raduno è: "E' il raduno del seguito. Dobbiamo dare continuità a quanto fatto vedere fin qui. Questa mattina, quando abbiamo incontrato i ragazzi e siccome c'è poco tempo, ho subito messo in evidenza qualcosa che sia la sintesi di tutto e noi abbiamo portato loro dei grafici in merito a ciò che abbiamo visto durante l'Europeo e ciò che abbiamo vissuto durante la Nations League. Questo cambiamento è dipeso soprattutto da loro, Buffon ha detto loro che una delle qualità importanti che si sono viste è la ripresa della consapevolezza delle loro qualità e forza. Ora si vede che sono tranquilli e consapevoli della loro forza e attraverso queste caratteristiche sono diventati anche una squadra. Non diciamo nulla, facciamo loro i complimenti e siamo certamente contenti del fatto che abbiano assorbito il nuovo sistema tattico in maniera totale. Siccome il calcio è in continua evoluzione ci sono modi diversi di stare in campo e loro sanno adattarsi a ciò che propone l'altra squadra. Ho detto loro che siamo contenti di avere degli indisciplinati perfetti".

Differenze tra Europei e Nations League: "Ci sono dati che vanno oltre quelli noti a tutti, ovvero gli indici di pericolosità e racchiudono un po' tutte le cose che accadono durante la partita. E' vero, abbiamo calciato molto più in porta e siamo stati molto più al limite dell'area avversaria rispetto ai nostri rivali. Altro dato importantissimo sono le riaggressioni e la conquista della seconda palla, dato diverso rispetto a quello dell'Europeo. Bisogna rifarlo e non è mai semplice perché abbiamo degli avversari molto forti. Mi si diceva che solo 2-3 potevano giocare in quelle nazionali".

Su Ricci: "Ricci va a casa perché abbiamo iniziato questo rapporto con le società e se un giocatore rischia di fari male non lo portiamo. Sarebbe stato difficilissimo recuperarlo prima della partita e avrebbe dovuto stringere i denti. Per la prima partita ci vogliono due mediani e quindi va a casa e ne viene un altro. Al suo posto viene Locatelli".

Timore per le ultime sfide: "La prima cosa da fare è non ragionare così. Dobbiamo valutare chi abbiamo davanti: il Belgio è davanti a noi nel ranking e ha giocatori che militano nei più importanti club europei, nella Francia si dice che solo un paio dei nostri giocatori potrebbero giocarci. Se uno si rilassa, è meglio che torni a casa. Sono due partite difficilissime e la presunzione è la prima cosa che dobbiamo combattere. Ora abbiamo un gruppo perfetto: per come li conosco io ci sarà poco da dire di questi ragazzi qui".

Kean e Retegui insieme: "Diventa anche facile spiegare perché possono giocare insieme. Kean ha fatto anche la punta esterna ed è uno più di corsa, di gamba, da scorribande. Crea pericoli anche con la sua forza e fisicità, è uno che fa reparto da solo. Retegui invece è più da area di rigore, da calciare in porta con le spalle girate. Vede la porta, è bravo a vedere al contrario dentro l'area di rigore. Kean ora ha fatto vedere anche questo, ieri ha segnato in tutti i modi e quei tre gol dicono che è completo. Retegui prima punta e Kean ad andargli sotto, a prendersi palla addosso, può tenerla lì anche due minuti".

La Roma: "Prima di tutto dico che a me dispiace, perché li ci sono stato diverso tempo e quando sono in un posto mi innamoro di tante cose, gli ho dato tutto me stesso. Lo trovo riduttivo ora venire a parlare di ciò che sta succedendo, ma preferisco non fare ulteriore casino e stare buono. Credo abbia la squadra per uscire da questo momento".

Su Savona: "L'ho chiamato perché sono curioso di conoscerlo. E' la stessa cosa di altre volte: è un giocatore emergente e gioca titolare nella Juventus, spinge e sa spingere, può fare anche il braccetto e si può cambiarlo con Di Lorenzo. Conosciamo uno in più con grandi dote calcistiche e umane".

Nazionale più giovane: "Dopo la sconfitta contro la Svizzera mi avete subito chiesto cosa avrei fatto e in quell'occasione risposi che avrei abbassato l'età media della Nazionale. Così ho fatto. Poi se si decide di rimanere con qualche idea devi averla e portarla avanti e mi sembra che qualcosa si sia indovinato, perché vedo tutti ben concentrati. Noi dobbiamo sostenerli e tirar fuori il loro talento".

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