Spalletti spinge per il ritorno di Chiesa in Italia e ribadisce il peso del Mondiale
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La Nazionale italiana vive notoriamente a metà tra i rimpianti connessi all'ultimo Europeo e le speranze maturate col percorso in Nations League, il tutto con la necessità di completare al meglio il tragitto in quest'ultima competizione per arrivare nel migliore dei modi alle qualificazioni per il Mondiale del 2026. Luciano Spalletti, CT azzurro, ha parlato ai canali della FIGC fotografando la situazione della sua Italia e proiettandosi sulle prossime tappe. Queste le sue parole riportate da Sport Mediaset.
"Quando si hanno momenti difficili come il nostro durante l'Europeo, le parole servono a poco. Serve condividere un'idea, un'emozione per ripartire e raggiungere i risultati tutti insieme".
Il percorso in Nations League: "Mi è piaciuto l'impegno che si è visto in questa competizione, questo significa che lavoriamo con un gruppo di calciatori che ha immense qualità. Ora ho la possibilità di avere un gruppo consolidato per quello che sarà il futuro e molti altri ragazzi stanno emergendo".
L'importanza dei giovani: "Non possiamo fare a meno della loro energia, anche se del giocatore esperto c'è sempre bisogno perché sa scegliere i momenti in cui determinare. Noi semmai dobbiamo stare attenti a gestire il troppo entusiasmo, ma i ragazzi sono il nostro futuro".
Gli Europei e i Mondiali: "Quando ci siamo ritrovati alla prima convocazione, ne abbiamo parlato. Probabilmente ho sbagliato qualcosa a voler tutto e subito. Quando il messaggio che passi è troppo denso, si rischia di inceppare i meccanismi. La qualificazione al Mondiale è importantissima per la nostra Nazione, tutti aspettano che l'Italia giochi da ogni parte del mondo. Noi siamo alla ricerca di una nostra identità da sviluppare per il nostro calcio. Ci stiamo lavorando, ora si vede una squadra che fatica per essere un gruppo compatto, coeso e con la voglia di diventare forte con un calcio aperto, libero e totale".
Il ruolo di CT: "L'orgoglio di guidare questa squadra è una emozione permanente, è qualcosa che riempie tutti i miei pensieri. Io scriverei sulla carta d'identità che sono il ct della Nazionale dall'emozione che mi suscita. Però ci sono delle cose che devo modificare del mio pensiero, perché sarebbero troppo per questi ragazzi, ma devo essere in grado di metterli a conoscenza di alcuni aspetti che se sottovalutiamo poi rischiamo di dovercene pentire".
I calciatori da recuperare: "Pellegrini è un giocatore che Ranieri sta sistemando, ha qualità tecniche e gol nelle gambe. Anche Chiesa spero possa trovare continuità in campo, sarei molto favorevole a un suo rientro in Italia per poterlo seguire meglio, come facciamo con Orsolini e Politano. Anche Zaniolo, Maldini... Cambiaso? E' un giocatore moderno, ideale per me perché si serve del suo talento per aiutare quelli che ne hanno meno".
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