Taremi e Asllani deludenti: l'Inter pronta a cederli in estate?

La sconfitta nella semifinale di Coppa Italia contro il Milan potrebbe portare ai titoli di coda l'avventura all'Inter di Kristjan Asllani e Medhi Taremi. I due giocatori hanno avuto l'ennesima chance da titolare per dimostrare di poter essere utili alla causa ma le prestazioni dei due nerazzurri hanno lasciato l'amaro in bocca. La pesante sconfitta rimediata ieri nel Derby è la conferma del fallimento del turnover interista. Questo è quanto riporta La Gazzetta dello Sport, soffermandosi sulle prestazioni e sul futuro di Asllani e Taremi.
Una delle delusioni più grandi della stagione - che rimane ancora molto competitiva per l'Inter, in corsa per lo Scudetto e per la Champions League - è legata alle prestazioni di Mehdi Taremi. L'attaccante iraniano arrivato a parametro zero in estate non ha rispettato le (alte) aspettative. Avrebbe dovuto garantire qualità e esperienza internazionale, posizionandosi nelle gerarchie offensive come riserva di lusso della coppia titolare formata da Thuram e Martinez, invece il giocatore ex Porto ha deluso totalmente, sia dal punto di vista dei numeri (tre gol in stagione, due di questi su calcio di rigore) che delle prestazioni. Un alibi può essere quello della pubalgia, infortunio che non ha mai permesso all'attaccante di raggiungere la forma ottimale.
L'altra delusione invece è legata alla mancata crescita di Kristjan Asllani, acquistato nell'estate 2022 dall'Empoli per 14 milioni di euro con la prospettiva di trasformarlo nel regista titolare dell'Inter nel giro di qualche stagione. Il centrocampista albanese invece continua a offrire prestazioni poco continue quando chiamato in causa e non appare pronto a prendere l'eventuale eredità di Calhanoglu in cabina di regia.
Per questo motivo, come riporta sempre la Rosea, sia Asllani che Taremi potrebbero lasciare l'Inter in estate. La cessione più impegnativa rischia di essere quella del 32enne iraniano, sotto contratto con i nerazzurri fino al 2027 con un ingaggio impegnativo da 3 milioni di euro netti.
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