Thiago Motta e il rischio stagione peggiore degli ultimi 15 anni bianconeri
- Gli obiettivi mancati e l'umiliazione dell'Atalanta
- Il bilancio a 10 sfide dal termine e il futuro del tecnico della Juventus

Lo Stadium si svuota al quarto gol della Dea e la Juventus viene comunque sommersa da una pioggia incessante di fischi dopo il triplice del direttore di gara Sozza. È quanto accaduto al club bianconero ieri, domenica 9 marzo 2025, in quella che si è trasformata nella peggiore sconfitta di sempre nel nuovo stadio; uno 0-4 interno che per la squadra più titolata del nostro campionato non si verificava dal 1967.
La Juventus ha perso identità, certezze e quello status che ha contraddistinto la decade 10-20 del XXI secolo. Il fine ciclo ha avuto delle ripercussioni alle quali ormai possiamo assegnare il tempo di un lustro, 5 anni. È infatti dal 2020 che i bianconeri non vincono lo Scudetto, in un'alternanza che ha visto ben tre squadre diverse al potere, Inter, Milan e Napoli.
L'inizio delle nuove avventure prima con Sarri, poi con Pirlo, con il ritorno Allegri e ora con l'arrivo di Thiago Motta, ha sempre riscontrato fragilità insanabili al punto da terminare prematuramente i rapporti con i primi tre e di nutrire oggi forti dubbi sulla futura permanenza dell'ex allenatore felsineo. La sua Juventus, prima del forte ridimensionamento contro la Dea, aveva riaperto uno spiraglio Scudetto (6 punti dalla capolista Inter) grazie a un percorso di riscatto in Serie A che i tifosi attendevano da mesi.
Bilancio, parole e futuro di Thiago Motta
Una svolta che rischia di durare ben poco. Stasera la Lazio affronterà l'Udinese allo Stadio Olimpico e in caso di vittoria scavalcherà la Juventus acciuffando il quarto posto in solitaria. Nel nuovo ciclo di Thiago Motta sono state molte le cose che non hanno funzionato e,a 10 giornate dal termine della Serie A, con una sosta Nazionali che devierà tra qualche giorno l'attenzione, si può ragionare anche sul futuro della guida tecnica bianconera.
Bilancio obiettivi
Quella di ieri sera è stata la 7ª sconfitta in 41 gare stagionali, solo la 2ª in 28 partite di Serie A. Numeri buoni per quanto concerne le mere statistiche, ma che vanno accomunati all'incapacità di raggiungere una quota insufficiente di vittorie e all'incubo pareggio che ha caratterizzato l'annata bianconera.
Le delusioni più grandi non riguardano il campionato, bensì le coppe dalle quali la formazione di Thiago Motta è uscita sempre prematuramente. Dalla Semifinale di Supercoppa Italiana persa contro il Milan a inizio 2025 alla clamorosa rimonta subita ai Playoff di Champions League dal PSV, che soltanto qualche settimana più tardi sarebbe stato umiliato in casa da un Arsenal senza attaccanti (1-7) fino al crollo casalingo nei Quarti di Finale di Coppa Italia contro l'Empoli.
In un'ipotetica tabella obiettivi stilata dalla Juventus prima dell'avvio della stagione, oggi resterebbe attivo, ma con un forte grado di rischio. soltanto quello che porta alla qualificazione alla prossima Champions League.
Serie A: 4° posto ⌛️
Champions League: Playoff ❌
Coppa Italia: Quarti di Finale ❌
Supercoppa Italiana: Semifinale ❌
Mondiale per club: ⌛️
Parole
Ieri sera, nel postpartita di Dazn, abbiamo visto un Thiago Motta in difficoltà nello spiegare l'umiliazione subita in casa dalla Dea. Il sottolineare ripetutamente il penalty del primo tempo come maggior alteratore degli equilibri in campo non giustifica quanto accaduto soprattutto fra la fine della prima frazione e l'inizio della seconda.
Una Juventus che, disorganizzata nel reagire allo svantaggio dettato da un episodio (un calcio di rigore), ha provato a contrattaccare in modo caotico, senza prendere le precauzioni necessarie. Un aspetto che non può derivare soltanto dall'essere la seconda squadra più giovane del campionato, specialmente dopo 40 partite con la stessa guida tecnica in panchina. Andare in svantaggio non è una situazione tipica per la squadra di Motta, la migliore della Serie A in questa statistica, ma fa parte comunque delle possibilità da tenere in conto, soprattutto in un big match decisivo per il futuro della stagione, e il piano B da attuare deve essere egualmente competitivo.
Futuro
Se prendiamo la tabella obiettivi di cui sopra è normale che Thiago Motta sembri e probabilmente sia in discussione. I numeri non sono adeguati allo status del club ed è difficile giustificare il fallimento su più fronti; i tanti infortuni non rappresentano un alibi valido. La sensazione, con i postumi del poker inflitto dall'Atalanta, è che il quarto posto resti l'obiettivo minimo per confermare l'allenatore arrivato in estate dal Bologna.
Senza considerare il 7° ottenuto da Allegri nella stagione 2022-23 a causa dei 10 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte d'Appello Federale e costati la qualificazione alla successiva Champions, un risultato inferiore al quarto posto restituirebbe la peggior stagione bianconera dai tempi di Delneri e Zaccheroni, annate 2009-10 e 2010-11.
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