Tre nomi per il nuovo corso dell'Inter: più giovani senza intaccare il livello
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La giornata di ieri ha visto andare in scena l'Assemblea dei Soci dell'Inter, occasione che ha poi permesso al presidente Beppe Marotta di fare un punto della situazione e di esprimersi direttamente in conferenza stampa, dopo la stessa Assemblea. Parole che hanno in qualche modo fatto luce su quello che sarà il prossimo futuro dei nerazzurri, illustrando a grandi linee gli input della proprietà e le modalità che saranno percorse per seguire tali indicazioni.
La strada tracciata da Oaktree
L'edizione odierna di Tuttosport si sofferma in particolare sui piani mercato e su tre obiettivi in particolare, prendendo spunto dall'input primario citato da Marotta: creare un'Inter più giovane di quella attuale ma che sia comunque competitiva e che lo resti per diverso tempo. La solidità del club, a livello economico, con Oaktree è aumentata e il bilancio è verso il pareggio: di pari passo si registra la voglia di costruire un progetto che vada oltre i riscontri del presente e del breve termine, con profili giovani che possano comunque mantenere inalterato il livello della squadra. I nomi citati da Tuttosport come emblema del nuovo corso possono essere quelli di Nico Paz, Castro e Ricci, senza che debbano per forza avere luogo addii pesanti (che spesso hanno caratterizzato le varie sessioni di mercato passate, come presupposto per muoversi in entrata).
Anche La Gazzetta dello Sport trae spunto dalle parole di Marotta per fare il punto sui progetti dell'Inter: Oaktree vuole nuovi talenti per la sua Inter, elementi in rampa di lancio che diano garanzie per il futuro. La logica dei parametri zero e dei calciatori "già pronti" verrà dunque meno: in linea generale dovrebbero abbondare il colpi alla Sucic e ridursi quelli alla Taremi. Al contempo avranno luogo anche investimenti sulle strutture del club, pensando sia ad Appiano che a Interello. Marotta, tornando al mercato, non ha previsto una rivoluzione in senso stretto - l'impianto della squadra non verrà meno - ma i movimenti dovrebbero essere più copiosi e, soprattutto, rivolti al futuro.
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