Tudor prende le distanze dal ruolo di traghettatore e parla degli infortunati

Tudor
Tudor / Image Photo Agency/GettyImages
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Dopo il successo interno col Lecce la Juventus di Igor Tudor cerca continuità, in ottica Champions League, e si prepara ad affrontare il Parma al Tardini. Il tecnico bianconero ha parlato in conferenza stampa in vista della trasferta emiliana soffermandosi sulle difficoltà del match col Parma, sulla condizione del gruppo e sulla propria esperienza in bianconero. Queste le sue parole:

Il punto sugli infortunati: "Abbiamo lavorato bene, l'abbiamo sfruttata lavorando su tutti i punti di vista, Yildiz ha avuto una contusione e oggi ha fatto un po' con noi. Vediamo domani, Koopmeiners forte rischio per la partita. Mbangula e Gatti sono fuori, oltre a quelli di prima".

Scelte in avanti: "Non c'è un piano A o un piano B, bisogna scegliere chi sta meglio, il Parma sta facendo bene e ha pareggiato con Inter e a Firenze, aspettiamo una partita difficile".

Palle inattive come problema: "Si fa sempre sui punti che non ti piacciono un lavoro in più, va detto che ci mancano caratteristiche come centimetri e di peso specifico, età, esperienza, malizia. Una roba che generalmente può mancare sui calci piazzati. C'è disposizione, voglia, sono consapevoli di dover migliorare".

Vlahovic e un gol che manca: "Lavoriamo e parliamo tutti i giorni, l'input è stare in partita qualsiasi cosa succede. Lui ascolta e prova a mettere tutto, mi è piaciuto, è apprezzato dal gruppo ed è un giocatore completo. Lui vuole il gol e lo vogliamo tutti...arriveranno"

Difesa: "Siamo crescendo, siamo alzando intensità, dobbiamo migliorare quando stiamo bassi e sui calci piazzati però c'è voglia di essere aggressivi nella compattezza".

Nico Gonzalez: "Molto solare, molto voglioso, gli piace stare in gruppo ed è importante. La mentalità argentina è sempre particolare, in positivo, è a disposizione e può fare due tre ruoli. Può crescere in tante cose ed è bello averlo in gruppo".

Il rendimento di chi subentra: "Non ci sono tasti particolari, nella norma, quando si dice qualcosa il giocatore capisce e non è che è difficile. Cinque cambi sono tanti e bisogna migliorare, li ho visti consapevoli e hanno voglia di migliorare".

Se si sente allenatore o traghettatore: "Traghettatore è una brutta parola, io quando vedo una parola tipo quella mi dà una sensazione non bella...uno quando arriva è allenatore, allena, la vita di un allenatore può cambiare in 4 partite anche se ha un contratto di 5 anni. Un allenatore è solo, vive alla giornata, partita dopo partita. Come va vissuta la vita, il futuro di costruisce oggi. Il futuro non ti dà niente, solo ansia, ti devi preparare bene per andare a mille",

Renato Veiga: "Ha 22 anni e ha una personalità da trentenne, è veloce, parla, può crescere e ha un futuro davanti a sé che dipende da lui, può avere un grande futuro ed è giovane. La sua personalità serve".

Vlahovic e Muani insieme: "Vediamo, può succedere, hanno lavorato bene, ho visto Conceicao in crescita. Vedremo, non posso dire di più".

Sul Parma: "Io non aspetto step, aspetto una gara difficile, aspetto che la mia squadra faccia una bella gara e che sia seria...non è detto che il Parma aspetti, con l'Inter hanno spinto e si sono presi il 2-2. Non hanno pareggiato per caso, ma con merito".

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