Un addio inevitabile e i fattori che penalizzano la Juve: Vlahovic si allontana
Il peso di Dusan Vlahovic a livello realizzativo, nella stagione della Juventus, è rimasto una costante e di fatto ha visto il serbo - per un lungo periodo - risultare un vero e proprio irrinunciabile per Thiago Motta e per i bianconeri. La situazione sembra però aver preso una direzione diversa dall'inizio del 2025 in poi: Vlahovic non è titolare dal 3 gennaio, è rimasto fuori per infortunio in due occasioni e poi non ha giocato dall'inizio nonostante fosse recuperato.
I rischi del muro contro muro
Una scelta tecnica a tutti gli effetti, come ammesso da Thiago Motta (pur volendo allontanare l'idea di un caso). Scelte che sanno di bocciatura, con l'arrivo di Kolo Muani a rendere ancor più complessa la situazione del serbo che potrebbe restare fuori anche in Champions (con Nico Gonzalez schierato come prima punta). Sullo sfondo resta il noto tema del contratto, una criticità non da poco che può avere riflessi sul campo: non si parla più di rinnovo, spiega La Gazzetta dello Sport, e la Juve deve valutare adesso quale sia la scelta più opportuna per evitare un clamoroso addio a zero nel 2026.
L'avvicinamento alla scadenza fa sì che, col passare dei mesi, la valutazione del calciatore scenda e - al contempo - vedere il serbo fuori dai titolari (o comunque meno centrale rispetto ai mesi scorsi) farà sì che la Juve possa incassare meno del previsto nel corso della prossima estate. Il quotidiano sottolinea come il muro contro muro non risulti una strategia virtuosa per il club che, al contrario, potrebbe provare a valorizzare tecnicamente il calciatore (dato il peso dei suoi gol per i risultati della squadra) e a sfruttarlo al meglio da qui a fine stagione.