Un Milan senza fame di vittoria e il crollo nel secondo tempo: parla Conceiçao

Sergio Conceiçao
Sergio Conceiçao / Image Photo Agency/GettyImages
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Sergio Conceiçao trova la prima sconfitta da quando siede sulla panchina del Milan perdendo 2-0 contro la Juventus. All'Allianz Stadium i rossoneri vanno sotto, ma, contrariamente accaduto nelle scorse uscite, non riescono a reagire e finiscono per incassare anche il raddoppio. Una prestazione che ovviamente non è piaciuta al tecnico portoghese, che ha parlato così ai microfoni di DAZN:

Un risultato frutto anche della stanchezza e delle assenze?
"Il primo tempo è stato equilibrato, abbiamo avuto più occasioni della Juve. Nel secondo la Juve ha avuto più fame. Abbiamo preso due gol, ma ne potevamo prendere anche un altro. Sono io il primo responsabile: per vincere una partita prima di tutto devi volerla vincere".

E perché il Milan non l'ha voluta vincere?
"Non mi importa delle scuse della stanchezza. Siamo a gennaio, i giocatori hanno tutto il tempo per recuperare dalle partite precedenti. A casa dobbiamo avere il frigo vuoto per avere più fame".

Quanto sei preoccupato dal problema dell'atteggiamento?
"Quando ho cominciato ad allenare ho sempre avuto squadre che a livello tecnico non erano un granché ma che avevano fame. Ora che siamo al Milan dobbiamo continuare ad avere fame di obiettivi per poter essere orgogliosi a fine carriera di quello che abbiamo fatto. Quello di stasera non è nuovo, era già successo a inizio stagione e devo risolvere questo problema. Non sono stato in grado io di risolvere questo calo nel secondo tempo. Gli errori davanti alla porta e i gol subiti succedono, ma è difficile quando mancano altre cose".

I giocatori più rappresentativi devono dare qualcosa in più?
"Non possiamo andare sempre sui giocatori più esperti. Tutti hanno le loro responsabilità. Non dobbiamo mettere tutto il peso su Leao, Theo e Maignan. Gli altri non si possono nascondere. Se un giocatore di 18 anni per me è uguale a uno di 35. Lo so che nei momenti di difficoltà escono quelli più esperti e maturi, ma qui nessuno deve nascondersi. Dobbiamo guardarci negli occhi e fare di più, io in primis. Siamo al livello delle altre squadre top d'Italia, ma non abbiamo la base, ossia la voglia di vincere la partita e ogni duello".

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