Un nuovo ruolo per Barella e la voglia di continuità: Spalletti verso Belgio-Italia
L'Italia si prepara ad affrontare il doppio impegno di Nations League, le ultime due sfide del girone, contro Belgio e Francia (domani e domenica sera). Luciano Spalletti, CT azzurro, ha parlato in conferenza stampa dei prossimi appuntamenti della Nazionale, delle scelte di formazione e dell'importanza dell'atteggiamento in un momento chiave. Queste le sue parole:
La tragedia dell'Heysel: "Una tragedia che deve rimanere nella mente di tutti, perché non risucceda qualcosa del genere. Il ricordo dell'Heysel è ancora vivo e dobbiamo usarlo correttamente per il calcio di domani".
Barella trequartista? "Ci vuole un calciatore che sa legare il centrocampo con le ripartenze, saper scambiare con gli altri la posizione, attitudini offensive. Barella ha tutto questo e abbiamo anche altri che sanno fare quel ruolo, aspettavamo Barella e probabilmente sarà in campo".
Vicario al posto di Donnarumma: "No, gioca Donnarumma perché bisogna fidarsi dei calciatori e sapere che anche può succedere qualcosa sappiano comportarsi in modo corretto nelle tensioni, che vada tutto a buon fine".
Manca solo un punto, cambia qualcosa? "No, cambiare la mentalità sarebbe pericoloso. Si cerca di andare a riproporre quel che abbiamo fatto, con atteggiamento perfetto, vogliamo dare seguito e ce la metteremo tutta".
Sul Belgio: "Loro per sfruttare le caratteristiche di Lukaku cercheranno di metterlo nelle condizioni migliori sulla palla addosso, con qualcuno che gli crei lo scarico, per creare calcio offensivo. Lui rende giocabile qualsiasi palla, è fondamentale avere le preventive su questo calciatore. Sarà il momento più difficile quando faremo calcio offensivo".
Rovella e Locatelli: "Stiamo attenti a chi fa bene, sia Rovella che Locatelli stanno facendo un calcio davvero interessante. La loro caratteristica è quella di essere bravi nel riconquistare palla, sono stati bravi a crescere anche sotto altri aspetti. Quando si dice che manca il talento un po' è vero, ma se riusciamo a diluirlo per tutti gli altri calciatori diventa meglio. Locatelli è un ragazzo serio, professionista eccezionale, quando l'ho chiamato gli brillavano gli occhi e sono risposte importantissimi perché vogliono far bene e sono attaccati a questa maglia. Non l'ho chiamato prima perché vedo delle cose che prima non vedevo, non so se è dipeso solo da lui o anche dal suo allenatore che reputo molto bravo. Essere qualitativi fa la differenza" riporta il Corriere dello Sport.
Sui calciatori chiamati: "Abbiamo la possibilità di essere più chiari possibile, di andare a scegliere dei giocatori che abbiano motivazioni eccezionali, che ci sia la volontà di ricevere un grande piacere da quello che è il vestire questa maglia a prescindere se si va in campo o meno. Ho cercato di fare scelte corrette in base alle mie esperienze e conoscenze".
Barella e Frattesi: "Abbiamo cercato chi sa stare in più posizoni, per come la vedo io è più mezzala Frattesi di Barella, poi Frattesi è bravissimo negli inserimenti".