Una FA Cup senza big (tranne una): l'eccezione inglese

Prosegue la stagione, riprendono campionati, coppe europee e nazionali. Chiusa una sosta che figura come l'ultima dell'annata sportiva 2024-25 a interrompere tali competizione, il Regno Unito tornerà fra qualche giorno a concentrarsi sulla Coppa più antica della storia del calcio: la FA Cup, oggi Emirates FA Cup.
Un torneo giunto alla sua 144ª edizione, con un prestigio unico e la possibilità per molte squadre diverse dalle solite big, di andare avanti. Un totale di 745 club partecipanti, se si considera la fase di qualificazione, 124 invece partendo dal primo turno. La possibilità di vedere confronti prestigiosi già ai 32esimi di finale (terzo turno) e l'elemento di casualità e incertezza propiziato dal sorteggio, effettuato al termine di ogni turno.
Fra le novità richieste dai club di Premier League e accettate dalla Federazione, spicca la decisione di rinunciare ai famosi replay la ripetizione della gara in caso di pareggio. Una soluzione che appare necessaria in riferimento all'aumento di sfide in Champions League, ma che non è stata apprezzata dai club inferiori, che rintracciano nel replay un'occasione sia tradizionale che fondamentale per i possibili ricavi che potrebbe generare.
Cosa è successo nella FA Cup 2024-25 (finora)?
Siamo giunti ai quarti di finale, in cui per ogni squadra vincente il premio previsto è di 450.000 sterline; la fase in cui tutte le partecipanti, indipendentemente dal momento della stagione, iniziano a segnare in calendario le date che potrebbero portare all'eventuale traguardo. Nella corrente edizione le sorprese sono state molto più corpose rispetto alla precedente, vinta dal Manchester United nel derby in Finale con il City, e con anche il Chelsea presente fra le semifinaliste (oltre al Coventry).
Nei Quarti di Finale della FA Cup 2024-25 il quadro invece è il seguente.
Meno sorprese dalle serie inferiori (soltanto il Preston), ma nessuno dei club più noti della Premier League, fatta eccezione per il Manchester City di Pep Guardiola, che sta attraversando la fase peggiore dall'arrivo del tecnico in Inghilterra.
Brighton, Fulham, Aston Villa e Bournemouth hanno ancora ambizioni europee, e guardando alla classifica del massimo campionato inglese stazionano dal 7° al 10° posto a pochi punti di distanza, mentre il Nottingham Forest figura come vera big della lista, con un sorprendente terzo posto e diverse lunghezze di vantaggio sulle inseguitrici per la Champions League. Il Crystal Palace è in una posizione di classifica tranquilla, con la quota salvezza di 40 punti ormai a un passo, un periodo positivo e la possibilità di spostare completamente le proprie energie sulla coppa in questione.
Quando sono state eliminate le big? E da chi?
La domanda sorge spontanea. Chi si è opposto alle big nel percorso in FA Cup? E in quale turno è stata eliminata ognuna? Proviamo a fare ordine con la seguente tabella.
Eliminata | Turno | Avversaria | Risultato |
---|---|---|---|
Arsenal | Terzo turno | Manchester United | 1-1 (3-5 d.c.r.) |
Chelsea | Quarto turno | Brighton | 2-1 |
Liverpool | Quarto turno | Plymouth | 1-0 |
Tottenham | Quarto turno | Aston Villa | 2-1 |
Manchester United | Quinto turno | Fulham | 1-1 (3-4 d.c.r.) |
Un sorteggio sicuramente complicato è toccato ad Arsenal e Manchester United, a confronto nel primo turno in cui entrano in gioco le squadre di Premier League, i 32esimi di finale. Il gol di Bruno Fernandes pareggiato da Gabriel e ad eliminare i gunners l'errore decisivo dal dischetto di Odegaard nei 90 minuti e di Havertz durante la lotteria dei rigori.
Poi è toccato al Chelsea di Enzo Maresca arrendersi insieme a Liverpool e Tottenham nella fase successiva. Nel quarto turno il vantaggio dopo cinque minuti dei blues è stato ribaltato fra primo e secondo tempo dal Brighton, che ha ora serie opportunità di andare avanti. Le stesse dell'Aston Villa di Unai Emery che, oltre all Champions League, ha un'altra coppa su cui puntare. L'eliminazione del Tottenham è arrivata ai sedicesimi grazie al gol nel primo minuto di gioco di Ramsey e al raddoppio al 64° di Rogers; è servita soltanto alle statistiche invece la rete di Tel nel recupero.
L'eliminazione più clamorosa ha infine coinvolto il Liverpool di Arne Slot, che nell'ultimo mese ha vissuto brucianti delusioni dopo due terzi di stagione giocati ai limiti della perfezione. A infliggerla è stato il piccolo Plymouth, capace di imporsi 1-0 con il calcio di rigore trasformato da Ryan Hardie allo Stadio Home Park, e di punire il troppo turnover operato dai reds. Si è arreso infine agli ottavi di finale il Manchester United di Amorim, eliminato alla lotteria dei rigori da un Fulham perfetto dal dischetto e per gli errori di Lindelof e Zirkzee.
Nonostante manchino soltanto tre turni (finale compresa) resta abbastanza complicato indicare una favorita, considerando la posta in palio. Le squadre osservano infatti la FA Cup non solo con l'obiettivo di portare ai propri tifosi una coppa storica, ma anche considerando l'automatica qualificazione in Europa League che consegue alla vittoria. Un traguardo che sarebbe importantissimo per quasi tutti i club ancora in corsa (escluse Manchester City e in parte Nottingham Forest).
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