Una novità tattica e un dialogo costante: le mosse di Thiago Motta per la sua Juve

  • Possibile passaggio al 4-3-3 con Muani e Yildiz a supporto di Vlahovic
  • Colloqui individuali coi calciatori e un dialogo più costante
Thiago Motta
Thiago Motta / MARCO BERTORELLO/GettyImages
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La sconfitta di Firenze ha enfatizzato le criticità emerse nella disfatta interna contro l'Atalanta, per la Juventus, e mette ovviamente Thiago Motta nella condizione di dover vincere contro il Genoa - al rientro dopo la sosta - per evitare l'idea di un esonero (prospettiva che anche la Juve vorrebbe evitare).

Due mosse per ripartire

La preparazione della sfida coi rossoblù, dati i tanti calciatori impegnati in Nazionale, non è delle più semplici e il gruppo bianconero è estremamente ridotto: Giuntoli rimane vicino al tecnico e gli ha già fatto sentire la fiducia in un momento complicato, è logico però che qualcosa debba cambiare e La Gazzetta dello Sport si sofferma proprio sui cambiamenti che potrebbero avere luogo (a livello tattico ma anche di gestione del gruppo).

Pensando alle possibili novità a livello tattico il quotidiano cita sia un possibile passaggio alla difesa a tre che, ancor di più, un 4-3-3 che veda in campo Vlahovic come terminale offensivo supportato da Muani e da Yildiz (o Nico Gonzalez). L'intenzione, in linea generale, sembra quella di allontanarsi da soluzioni sperimentali o più azzardate in favore di scelte più in linea coi ruoli naturali dei calciatori a disposizione. C'è poi un tema di gestione del gruppo, come detto: l'auspicio è che il dialogo tra Thiago Motta e la squadra si faccia più costruttivo e continuo, con colloqui individuali e un confronto costante soprattutto coi leader.

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