Una Roma cattiva a metà e il bisogno di cambiare mentalità: le parole di Juric

Le parole di Juric in vista della sfida di Europa League tra Roma e Dinamo Kiev
Juric
Juric / Michael Campanella/GettyImages
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La sconfitta interna contro l'Inter in campionato, assieme a quella rimediata con l'Elfsborg in Europa League prima della sosta, hanno fatto sì che il possibile idillio con Ivan Juric lasciasse il passo a sensazioni diverse in casa Roma, con tanto di voci su un ulteriore avvicendamento in panchina (e sul ritorno di De Rossi). Juric, in vista della sfida europea contro la Dinamo Kiev, è chiamato a tenere lontane voci e distrazioni e ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni:

Il turnover: "Non ho deciso ancora. Mancini non ha finito l'allenamento per un attacco febbrile. Un po' di cambi li farò, penso sia giusto con 7 partite in 21 giorni. Inserire la gente e avere più possibilità di fare scelte in campionato. Non sarà un turnover massiccio, ma un po' sì" riporta VoceGiallorossa.

Se vede la cattiveria tipica delle sue squadre: "A metà, per ora. Nell'ultima gara abbiamo visto molto volontà, dall'altra parte non abbiamo mentalità vincente assolutamente. Nelle ultime 17 gare, 3 vittorie, quindi la mentalità non è da Roma, neanche da livello inferiore. Prestazioni positive ma stringi stringi hai sbagliato alcune cose con Elfsborg e Monza e non vinci. Con l'Inter, buona gara ma poi l'errore ti condanna. Qui hai tutte le condizioni per lavorare bene. Bisogna cambiare registro. Non va bene fare un punto ed essere contenti".

Come sta la squadra: "La Roma ha fatto cose belle e giuste con il Monza, a Elfsborg, pure contro l'Athletic, vedo la crescita di molti giocatori ma non siamo quello che deve essere la Roma, cioè una squadra che vince le partite. Bisogna cambiare la mentalità. Sono contento della prestazione in generale, ma i risultati non sono sufficienti. Non do scuse, qua c'è tutto, bisogna reagire con carattere. La squadra deve dimostrare di che pasta è fatta".

Perchè Angelino terzo di difesa: "Hermoso sta bene, la scelta è dettata dal fatto che come quinto voglio uno che dribbli, che crei superiorità. Angelino ha cross, piede, visione, in fase difensiva è bravo. Quindi è una scelta tecnica, non per mancanza di alternative".

Hummels e Le Fée: "Ci sto pensando. Devo decidere, non ti posso dire di preciso. Di Le Fée ho parlato, di Hummels abbiamo bisogno, voglio vedere quando sarà il momento giusto ma ci sto pensando seriamente".

Se si sente poco protetto: "A me non manca nulla, la situazione è perfetta. Sento la fiducia, condividiamo tutto. Come persona, non mi manca nulla per lavorare bene. Posso attaccarmi alle scuse, così come i giocatori, ma sarebbe da deboli. Noi dobbiamo arrivare in campo e mangiare gli avversari, il resto è da deboli. Qua si lavora forte, organizzazione top, centro sportivo top. Ci sono dei problemi di mentalità, la prestazione c'è, i giocatori ci sono, non siamo al livello dell'Inter ma ci sono i giocatori. Da domani voglio vedere altre cose. Il gol di Monza non l'ho mai preso in vita mia, non mi piace questo andazzo di una squadra che gioca, si impegna, si parla degli altri. Voglio altra roba, altra cattiveria".

Se dà priorità all'Europa: "No, per me sono tutte importanti, poi chiaramente la società vuole andare in Champions. L'Europa e la Coppa Italia possono dare grandissime gioie. Baldanzi, che domani gioca, non è un cambio, non è semplice turnover, è un calciatore di livello. Chiaramente, l'obiettivo primario è la Champions".

Come cambiare mentalità: "Sul piano del gioco abbiamo fatto passi in avanti grossi. Si migliora in allenamento, è lì che lavori tosto, duro, che stai sul pezzo in tutte le piccole cose. Affrontare la gara in un certo modo ti porta poi ad avere una certa mentalità. Così come in un mese se ti alleni, alzi il livello e vai e così deve essere anche con la mente. Devi iniziare a vincere, voler vincere, non ci siamo ancora".

Gli ultimi risultati deludenti: "Contro il Monza, guardando la gara, devo vincere. Contro l'Inter avremmo dovuto pareggiare, contro l'Elfsborg pareggiare o vincere, contro l'Athletic dovevamo vincere. Quando fai partite di un certo tipo co sarificio, voglia, gioco devi ottenere, poi può andare male una giornata ma noi siamo in debito. Le prestazioni sono superiori ai risultati. I gol presi contro Monza e Athletic non devono accadere. Questa squadra crescerà, ha una grandissima occasione: partendo da una totale merda possono risalire, ma con una cattiveria diversa. Capita poche volte essere in queste situazioni e poter ribaltare la situazione, è una sfida della loro vita, la più bella in un posto così magnifico. Devono ribaltare la situazione e, per farlo, devono diventare bestie. Mi aspetto un'altra roba da domani".