Vlahovic in dubbio: chi sarà il falso nove della Juventus contro il Milan?
Se siamo costretti a parlare di falso nove è perché, analizzando la rosa della Juventus, è sempre mancato un sostituto di Dusan Vlahovic, considerando le precarie e croniche condizioni di Arkadiusz Milik. Un problema posticipato forse a gennaio che però, considerando l'impellenza di nuovi acquisti nel pacchetto arretrato, verrà probabilmente risolto del tutto solo nella prossima stagione.
I tentativi di adattamento di vari calciatori (Nico Gonzalez, Adzic) non hanno convinto o non hanno avuto modo di concretizzarsi: seppur non stia attraversando un momento brillante, Vlahovic è l'interprete a cui Thiago Motta non può assolutamente rinunciare in fase offensiva. Dopo l'assist con la Svizzera però, il serbo si arreso a un problema muscolare contro la Danimarca, manifestato a ridosso del 90°. Ha affermato di aver sentito dolore alla coscia: non ci sono lesioni ma la sua presenza col Milan non appare verosimile.
Proviamo dunque a immaginare le principali soluzioni di Thiago Motta, chiamato ancora una volta a reagire all'emergenza infortuni prima di un big match.
I possibili sostituti di Vlahovic
Nico Gonzalez. L'argentino sarebbe in linea teorica il favorito, se fosse a disposizione. Tuttavia, è proprio quel se a rendere l'incognita più grande di quanto si sospettava prima della sosta per Nazionali. Tutti immaginavano un rientro imminente dell'argentino, ormai assente da circa 45 giorni, da quella sfida di Champions League contro il Lipsia che ha segnato in negativo il cammino bianconero. Il suo ritorno però si allontana ancora: non sarà fuori causa solo col Milan ma anche in Champions con l'Aston Villa.
Timothy Weah. È diventato in tutto e per tutto un esterno, non ci piove. Può giocare sia a destra che a sinistra e sta entusiasmando sotto la guida di Thiago Motta, candidandosi costantemente come un titolare nonostante le altre frecce all'arco dell'allenatore juventino. In passato è stato utilizzato anche come prima punta e le sue principali caratteristiche (attacco della profondità e accelerazione) potrebbero essere sfruttate contro una difesa spesso distratta come quella rossonera: un ritorno al passato per lo statunitense è l'idea più probabile.
Kenan Yildiz. A San Siro ha disputato probabilmente la sua miglior prestazione in maglia bianconera. L'ha fatto entrando a gara in corso con l'Inter di Simone Inzaghi e agguantando sul 4-4 una sfida che stava sfuggendo di mano alla squadra di Thiago Motta. Una doppietta da sinistra e con il sinistro e un ruolo che potrebbe mutare nella sfida con il Milan, con l'obiettivo e la necessità di non dare riferimenti alla difesa di Fonseca. Fin qui Thiago Motta lo ha impiegato anche più centrale ma non come punta: nelle prime tre di campionato ha agito sulla trequarti.
Samuel Mbangula. Anche lui, come Weah, è prioritariamente un esterno ma ha un passato (per quanto si possa parlare di passato, riferendosi a un 2004) più da attaccante. In condizioni di emergenza potrebbe emergere come uno di quei calciatori giovani e duttili, capaci di adattarsi in più ruoli. Contro l'Inter è stato proprio il belga a sostituire Vlahovic sul 4-3, nel finale della sfida.
Teun Koopmeiners. L'ultima spiaggia nel caso in cui tutti i sopracitati, per un motivo o per un altro, non potessero agire nel ruolo di prima punta. Giocare spalle alla porta è complicato per tutti coloro che non si sono specializzati come attaccanti in carriera, e l'utilizzo di Koopmeiners lascerebbe probabilmente inattivi i difensori centrali rossoneri, con trequartisti e ali bianconere invitate ad attaccare lo spazio alle loro spalle.