Zaniolo può rilanciarsi nella Fiorentina di Palladino?
Il mercato di gennaio viene spesso definito di riparazione, una sessione in grado di porre toppe e di riempire lacune emerse tra la sessione estiva e i mesi successivi: riparazione però, e questo è il caso, può anche significare ritorno sui propri passi, cambio di rotta rispetto a quanto deciso mesi fa. La Fiorentina torna dunque un'ipotesi credibile per Nicolò Zaniolo, dopo il mancato trasferimento estivo e la scelta del giocatore di raggiungere l'Atalanta e di giocarsi le proprie chance in Champions League.
I viola di Palladino hanno dimostrato di poter essere un contesto ideale per rilanciare calciatori in affanno, elementi che desiderano tornare protagonisti grazie a una nuova centralità: l'esempio di Kean è il più eclatante e Pradè spera di poterlo replicare proprio con Zaniolo, approfittando tra l'altro della versatilità dell'ex Roma.
Come può inserirsi Zaniolo nella Fiorentina?
Sono molteplici gli aspetti che incuriosiscono, in positivo, e che rendono l'ipotesi viola una soluzione logica per recuperare dopo il mancato idillio (eufemismo) con Gasperini. Palladino sembra intenzionato a tornare a puntare con insistenza sul 3-4-2-1, l'arrivo di Pablo Marì dice tanto in questo senso, e ripercorrendo quanto accaduto a Monza in passato è evidente che l'attuale tecnico viola cerchi - per la trequarti - elementi lontani dal profilo classico di esterni (come Ikoné, in uscita) e più adatti ad agire per vie centrali.
Il contesto tattico appare ideale per favorire l'inserimento di Zaniolo sia pensando al 3-4-2-1 che al 4-2-3-1 utilizzato fin qui con maggiore continuità e con maggiore successo: Zaniolo va a sostituire Ikoné e potrà alternarsi a Colpani come esterno destro nel 4-2-3-1, al contempo potrà agire anche sulla trequarti (nel 4-2-3-1 così come nel 3-4-2-1). Ma sullo sfondo rimane anche un'altra idea, quella di vedere Zaniolo come potenziale sostituto di Kean quando servirà: anche a Bergamo l'ex giallorosso ha giocato come punta, nelle rare occasioni in cui Gasperini lo ha impiegato, e Palladino potrebbe dunque avere un'alternativa alla prima punta titolare (in assenza di nuovi arrivi sul mercato in attacco).
Il tema tattico s'incrocia ovviamente con quello ambientale: la fiducia di Palladino e il rapporto di amicizia con Kean, ormai di lunga data, possono dare l'input decisivo al rilancio di Zaniolo, in una piazza che - tra l'altro - lo ha visto muovere i primi passi a livello giovanile, prima della scelta di Corvino (più che mai discussa) di non puntare più sul calciatore ormai quasi 10 anni fa.