Zaniolo può rilanciarsi nella Fiorentina di Palladino?

Il mercato di gennaio viene spesso definito di riparazione, una sessione in grado di porre toppe e di riempire lacune emerse tra la sessione estiva e i mesi successivi: riparazione però, e questo è il caso, può anche significare ritorno sui propri passi, cambio di rotta rispetto a quanto deciso mesi fa. La Fiorentina torna dunque un'ipotesi credibile per Nicolò Zaniolo, dopo il mancato trasferimento estivo e la scelta del giocatore di raggiungere l'Atalanta e di giocarsi le proprie chance in Champions League con la maglia della Dea.
Una missione di riscatto in Italia che non è andata fin qui a buon fine per Zaniolo: 23 presenze complessive ma mai da titolare, con un minutaggio ridotto e un ruolo marginale. I viola di Palladino hanno dimostrato di poter essere un contesto ideale per rilanciare calciatori in affanno, elementi che desiderano tornare protagonisti grazie a una nuova centralità: l'esempio di Moise Kean è senz'altro il più eclatante e Pradè spera di poterlo replicare proprio con Zaniolo, approfittando tra l'altro della versatilità dell'ex Roma (aspetto più che mai gradito a Palladino).
Come può inserirsi Zaniolo nella Fiorentina?
Sono molteplici gli aspetti che incuriosiscono, in positivo, e che rendono l'ipotesi viola una soluzione logica per recuperare dopo il mancato idillio (eufemismo) con Gasperini. Palladino sembra intenzionato a tornare a puntare con insistenza sul 3-4-2-1, l'arrivo di Pablo Marì dice tanto in questo senso, e ripercorrendo quanto accaduto a Monza in passato è evidente che l'attuale tecnico viola cerchi - per la trequarti - elementi lontani dal profilo classico di esterni (come Ikoné, in uscita) e più adatti ad agire per vie centrali.
Il contesto tattico appare ideale per favorire l'inserimento di Zaniolo sia pensando al 3-4-2-1 che al 4-2-3-1 utilizzato fin qui con maggiore continuità e con maggiore successo: Zaniolo va a sostituire Ikoné e potrà alternarsi a Colpani come esterno destro nel 4-2-3-1, al contempo potrà agire anche sulla trequarti (nel 4-2-3-1 così come nel 3-4-2-1). Ma sullo sfondo rimane anche un'altra idea, quella di vedere Zaniolo come potenziale sostituto di Kean quando servirà: anche a Bergamo l'ex giallorosso ha giocato come punta, nelle rare occasioni in cui Gasperini lo ha impiegato, e Palladino potrebbe dunque avere un'alternativa alla prima punta titolare (in assenza di nuovi arrivi negli ultimi giorni di mercato).
Il tema tattico s'incrocia ovviamente con quello ambientale, aspetto che si rivela spesso una chiave necessaria per chi cerca una nuova centralità: la fiducia di Palladino e il rapporto di amicizia con Kean, ormai di lunga data, possono dare l'input decisivo al rilancio di Zaniolo, in una piazza che - tra l'altro - lo ha visto muovere i primi passi a livello giovanile, prima della scelta di Corvino (più che mai discussa) di non puntare più sul calciatore ormai quasi 10 anni fa. La natura di ex fa sì che la voglia di riscatto trovi una sponda ulteriore, per chiudere un cerchio fatto altrimenti di rimpianti.
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